I pm che indagano entrambi sotto scorta
Come ulteriore conferma della delicatezza del momento, ieri è arrivata la conferma che a Paolo Storari, il pm della Dda di Milano che sta coordinando l’indagine, è stata assegnata una scorta di quarto livello, con due agenti armati e una macchina per almeno sei mesi (Sandra Ombra, l’altra titolare del fascicolo sulle curve di San Siro che coinvolge anche la criminalità organizzata, da tempo è già sotto scorta per altre inchieste che riguardano le mafie). Il gip Domenico Santoro, a seguito dell’istanza dell’avvocato Mirko Perlino, ha intanto disposto di sostituire gli arresti domiciliari con l’obbligo di dimora in un Comune nel milanese per Cristian Ferrario, 50 anni, unico tra gli interrogati ad aver ammesso le contestazioni: è accusato di trasferimento fraudolento di valori con l’aggravante di aver agevolato l’associazione mafiosa dei Bellocco. Per il gip le “dichiarazioni” di Ferrario - tra cui il fatto, come ha riferito, che sapesse chi era davvero Bellocco, perché glielo aveva spiegato Beretta - rientrano in un suo “percorso di rivisitazione rispetto all’apporto offerto al disegno criminoso” e di “consapevolizzazione”. Il giudice evidenzia anche che è venuto meno il suo rapporto di lavoro col “negozio di merchandising” gestito da Beretta, uno dei business portati avanti dal capo ultrà. La Procura aveva dato parere contrario alla revoca dei domiciliari.
Acque agitate a Palazzo Marino
Acque agitate pure a Palazzo Marino: Rosario Pantaleo, consigliere comunale in quota Pd nonché presidente della commissione antimafia del Comune, ha ribattuto alle accuse dei pm di aver sottovalutato il problema dopo le audizioni dei responsabili in quota Inter sull’argomento: «La parola “sottovalutazione” è stata usata come a dire “abbiamo un presidente fesso”, ma io non lo sono proprio per niente. Sottovalutare significa non prendere atto di una cosa. Oppure io ascolto e devo assumere che tutto quello che mi viene detto è una bugia?». Dopo Fedez e Inzaghi, ieri il Tapiro d’Oro di Striscia La Notizia è stato consegnato a Cristiano Iovino, vittima del pestaggio a cui presero parte Christian Rosiello e Islam Hagag (alias Alex Cologno) ora agli arresti. Testimone dell’aggressione Fedez. «Non è che Fedez ha comprato il suo silenzio? - ha chiesto con perfidia Staffelli - «Ma quali soldi, magari». Al prossimo Tapiro.