Pagina 2 | "Ultras, abbiamo sempre saputo...": Boban sul caso curve Inter e Milan

"Licenziamento al Milan? Per un'intervista che io ho trovato sacrosanta. Siamo ancora in tribunale, mi spiace ma la vita è così" - ha spiegato Boban ai microfoni di Radio Deejay. Poi ha proseguito: "Dopo pochi mesi ci siamo trovati a non avere né appoggio né fiducia dalla società. Loro volevano portare Rangnick, avevano cominciato a parlarci. In quel momento lì dopo il cambio allenatore dove abbiamo avuto anche il coraggio di ammettere un nostro errore che non pensavamo, dopo il mercato di gennaio con l'arrivo di giocatori importanti come Kjaer, Saelemaekers e Ibrahimovic e la cessione di Suso e Piatek, non siamo riusciti a chiarire la nostra posizione, così ho dovuto farlo pubblicamente perché la proprietà aveva cominciato ad avere contatti con Rangnick per la stagione successiva".

Boban sul caso Ultras: "Cose strane, sempre saputo"

Boban ha parlato del suo ruolo come vice segretario della FIFA: "Non ho fatto granché per cambiare la solita tecnocrazia e i politici del pallone che quando si arriva a scegliere, scelgono sempre il proprio interesse. Lì non sono servito a niente. Per il resto calcisticamente ho fatto un po' di cose, ripulito un po' la FIFA nei primi tre anni. Ma la gente non pensa alle grandi istituzioni, soprattutto non pensa se lavorano correttamente e se non succedono più danni o scandali come nel passato". Sul caso delle curve e le infiltrazioni mafiose: "Abbiamo sempre saputo che c'erano delle cose strane, con tanti che avevano degli interessi. Questo preoccupa, non è facile nemmeno per le società. Non posso a priori accusare la gente di non so cosa abbiano fatto". Sul rapporto con Maldini: "Io e Paolo siamo amici, credo e spero che lo saremo per tutta la vita. Non ho problemi con nessuno: amo, tifo e guardo con grandissimo interesse il Milan. Ho sentito tanti commenti, ma io sono così come sono, dico quello che penso".

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Boban sul Milan: "Non amo i pensieri imposti"

"Dente avvelenato con il Milan? No, non c'entra nulla con la proprietà. Se tifi Milan, ami il Milan, lo ami e basta" - ha precisato Boban. Poi ha continuato: "Capisco che alle persone non piacciano i pensieri imposti, ma io non impongo: dico la mia. Magari non avrò ragione e quando non avrò ragione lo dirò. Ma devo dire quel che penso, anche per il bene del Milan. Ma non sono io a muovere i fili, dico la mia come tutti. Anche la gente che vede le partite, nove volte su dieci la pensa alla stessa maniera. C'è stato un problema perché io ho detto che i rossoneri per un'ora non hanno giocato bene contro il Bayer Leverkusen: chi dice che ha giocato bene non capisce nulla di calcio. Se questo è il problema cosa ci posso fare?".

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Boban sul Milan: "Non amo i pensieri imposti"

"Dente avvelenato con il Milan? No, non c'entra nulla con la proprietà. Se tifi Milan, ami il Milan, lo ami e basta" - ha precisato Boban. Poi ha continuato: "Capisco che alle persone non piacciano i pensieri imposti, ma io non impongo: dico la mia. Magari non avrò ragione e quando non avrò ragione lo dirò. Ma devo dire quel che penso, anche per il bene del Milan. Ma non sono io a muovere i fili, dico la mia come tutti. Anche la gente che vede le partite, nove volte su dieci la pensa alla stessa maniera. C'è stato un problema perché io ho detto che i rossoneri per un'ora non hanno giocato bene contro il Bayer Leverkusen: chi dice che ha giocato bene non capisce nulla di calcio. Se questo è il problema cosa ci posso fare?".

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