GENOVA - Vigilia di Genoa-Roma e dell'esordio da tecnico in serie A di Andrij Shevchenko sulla panchina del Grifone. Un battesimo col campionato italiano niente male, in un nuovo ruolo e senza dubbio molto più delicato contro una big della massima serie come la Roma. Queste le parole dell'ucraina nella conferenza della vigilia: "Serve ottimismo-ha aperto Shevchenko- anche se ci sono tantissimi infortunati. Ci mancherà molto capitan Criscito, per qualità e importanza all’interno della squadra. Ma con il tempo e la pazienza ritroveremo tutti gli infortunati. Domani affrontiamo un avversario dinamico e con tanti campioni come la Roma e quindi ci sarà da battagliare. Problema infortuni? Il terreno di gioco di Pegli penso abbia qualche responsabilità. Di questo ne ho già parlato con la società e ora dobbiamo pensare ad allenarci e prima di Natale faranno i lavori". Successivamente il neo tecnico rossoblù ha affrontato diversi temi. "Spero ci aiuti l'entusiasmo del nostro pubblico, abbiamo bisogno del dodicesimo uomo in campo". Poi un pensiero alla savezza: "Sarebbe come una Champions“. Successivamente sulla sua idea di gioco: “Non vedremo necessariamente la mia idea di calcio, mi devo adeguare ai giocatori che dispongo. Quindi domani vedrete il sistema di gioco più congeniale ai giocatori che ho al momento. Stiamo cercando di compattarci. Inoltre Pandev è un giocatore fantastico e disponibile, vedremo se domani giocherà”. Shevchenko ha concluso con Mourinho: “La Roma è una squadra molto forte, pericolosa nei calci piazzati e che sa creare molte occasioni da gol. Al di là di quello che è stato scritto io ho grande stima per Josè come allenatore e come uomo perchè ha una mentalità vincente. Se mi ha fatto giocare poco al Chelsea è perché personalmente avevo avuto tanti infortuni e lui è sempre stato chiaro nel dirmi che giocava chi era nelle migliori condizioni“.