Pagina 3 | Palladino: "Gudmundsson sta bene, Folorunsho quello che ci mancava"

Archiviato il girone d'andata, la Fiorentina vuole continuare a vincere e stupire. Per i ragazzi di Palladino, però, c'è da riscattare la dura sconfitta interna contro il Napoli. Ad attendere i viola c'è il Monza, in un incrocio tra presente e passato per l'allenatore della formazione toscana. Nella conferenza stampa di presentazione del match, il tecnico fiorentino ha fatto il punto sulla condizione dei suoi calciatori e sul calciomercato di gennaio che può riservare ancora delle sorprese in entrata.

Monza-Fiorentina, la conferenza di Palladino

Il tecnico parte da un primo bilancio dopo il giro di boa stagionale: "Stiamo vivendo questo momento con grande attenzione e tramite un lavoro molto attento. Abbiamo affrontato squadre molto importanti come Juve, Bologna e Napoli ma credo che l'unica gara che abbiamo sbagliato sia stata quella con l'Udinese. Lunedì a Monza vogliamo fare una grande gara, ci siamo preparati nel migliore dei modi. Siamo pronti e carichi per ribaltare questo momento: conosco una sola strada, quella del lavoro". Sul ritorno a Monza: "Dispiace vedere la squadra in difficoltà, è una società a cui ho dato tanto e tengo a loro. Ma ora sono concentrato sulla Fiorentina".

 

Palladino ha in mente diversi assetti tattici per la sua formazione, come visto contro il Napoli: "A me piacciono più sistemi di gioco: lo dissi il giorno della mia presentazione e lo dico anche ora. Con il Napoli ho scelto la difesa a tre anche in funzione degli avversari. Contro le squadre messe a tre in difesa, gli azzurri avevano avuto difficoltà. Questa rosa è camaleontica, può giocare sia a tre che a quattro in difesa". Sui recenti problemi difensivi: "Abbiamo analizzato quello che è successo e ci siamo fatti delle domande: ci siamo un po' allungati e disuniti, non difendendo con le distanze giuste. Dobbiamo stare più corti".

 

C'è una dipendenza da Kean per i gol? "A calcio si gioca in undici, non solo con un giocatore. Se Moise ha fatto tutti quei gol è anche merito di tutti i suoi compagni. Ovvio che i gol dobbiamo cercarli anche in altre zone di campo ma quello è un lavoro che spetta a me".

 

Sul rapporto con Firenze e i tifosi: "Vivo più il Viola Park della città ma vedo tanta ambizione, passione e amore per questa squadra da parte dei tifosi. Qui quando si perde, si sta male e io mi rivedo molto nei tifosi: c'è simbiosi tra il mio carattere e quello dei tifosi. Io sto dando il massimo per questa maglia".

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Palladino sul calciomercato e i nuovi arrivi

Un rinforzo voluto fortemente da Palladino è stato Folorunsho: "Michael ha le caratteristiche che ci mancavano, da dopo che Bove si è fermato. Lui ci dà tante alternative: può giocare sia come ala che come interno. Mi ha fatto un'ottima impressione e si è messo già a disposizione. Sarà convocato per Monza. Siamo molto vigili sul mercato, lascio lavorare la società".

 

Sugli obiettivi stagionali: "Parlo sempre con la società di mercato ma ora sono concentrato sulle partite. Insieme alla dirigenza abbiamo trovato delle linee guida, il mercato è aperto fino a fine mese e ci saranno delle evoluzioni. Vedremo cosa accadrà a fine mese. Solo allora potremmo stabilire degli obiettivi. Credo che il bilancio sia positivo, siamo partiti in difficoltà ma abbiamo fatto una parte centrale incredibile. Gli ultimi risultati non ci hanno aiutato ma sono felice del percorso: non abbiamo fissato un obiettivo ma ho detto alla squadra che vorrei fare nel girone di ritorno più punti rispetto a quello d'andata". E aggiunge: "In questa squadra è stata operata una rifondazione: il mercato di gennaio non è facile ma io sono ambizioso, al pari della società che resta vigile e determinata sul mercato. La società vuole alzare il livello del gruppo ma non è facile. Sono certo però che alzeremo il livello".

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Monza-Fiorentina, Palladino e gli infortuni

Palladino si sofferma sulle condizioni di Gosens e Cataldi:  "Cataldi ha avuto un affaticamento al retto femorale e credo non sarà convocato per la gara di Monza. Gosens ha giocato tanto in questa prima parte di stagione ed ecco perché ho dato spesso spazio a Parisi. Metto sempre in campo i giocatori che per me stanno meglio e se lo meritano: non ho un undici titolare e dei panchinari".

 

Su Gudmundsson: "La sua caviglia sta bene, aveva un fastidio che si è riacutiazzato nei giorni precedenti alla gara col Napoli. Adesso sta bene: ha portato avanti in questi mesi un percorso particolare, perché ha dovuto star fermo e non ha potuto lavorare con continuità. Vogliamo recuperarlo, dargli più minutaggio possibile e allenamenti. Deve alzare l'intensità nelle sedute, la forma fisica e aerobica per essere al top. Vedremo se lunedì giocherà. Sto provando varie soluzioni". Su Pongracic Kayode: "Sono due giocatori importanti ma hanno avuto più difficoltà nel giocare dall'inizio: io però credo in loro".

 

Su Colpani: "Il primo che si aspetta qualcosa in più da Colpani è Colpani stesso: lui soffre per quello che non sta riuscendo a fare. Ce la mette sempre tutta con il cuore e con l'anima ma tutti ci aspettiamo qualcosa in più. Ma lo stesso vale per il resto del gruppo: non gli mettiamo pressione, lo stiamo aspettando. Forse aveva tante aspettative. Bisogna dargli amore e fiducia. Gli mancano gli ultimi 30 metri, lui si mette sempre a disposizione della squadra perché fa già un gran lavoro in fase di non possesso".

 

Su Moreno e Beltran: "Matias è un buon giocatore: con il Napoli ha fatto una buonissima partita, poi c'è chi lo ha criticato per l'errore ma io non mi focalizzo su un solo episodio. Lui ha sfruttato bene l'occasione che ha avuto, anche se senza dubbio dovrà continuare a crescere. Beltran non è una punta ma è un trequartista, ormai mi sono convinto di questo: lui ama giocare sotto la punta, sa legare bene il gioco e fare la fase difensiva. È vero, ha segnato poco ma ha avuto tante occasioni: è stato sfortunato. Sono certo che farà bene quando giocherà".

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Monza-Fiorentina, Palladino e gli infortuni

Palladino si sofferma sulle condizioni di Gosens e Cataldi:  "Cataldi ha avuto un affaticamento al retto femorale e credo non sarà convocato per la gara di Monza. Gosens ha giocato tanto in questa prima parte di stagione ed ecco perché ho dato spesso spazio a Parisi. Metto sempre in campo i giocatori che per me stanno meglio e se lo meritano: non ho un undici titolare e dei panchinari".

 

Su Gudmundsson: "La sua caviglia sta bene, aveva un fastidio che si è riacutiazzato nei giorni precedenti alla gara col Napoli. Adesso sta bene: ha portato avanti in questi mesi un percorso particolare, perché ha dovuto star fermo e non ha potuto lavorare con continuità. Vogliamo recuperarlo, dargli più minutaggio possibile e allenamenti. Deve alzare l'intensità nelle sedute, la forma fisica e aerobica per essere al top. Vedremo se lunedì giocherà. Sto provando varie soluzioni". Su Pongracic Kayode: "Sono due giocatori importanti ma hanno avuto più difficoltà nel giocare dall'inizio: io però credo in loro".

 

Su Colpani: "Il primo che si aspetta qualcosa in più da Colpani è Colpani stesso: lui soffre per quello che non sta riuscendo a fare. Ce la mette sempre tutta con il cuore e con l'anima ma tutti ci aspettiamo qualcosa in più. Ma lo stesso vale per il resto del gruppo: non gli mettiamo pressione, lo stiamo aspettando. Forse aveva tante aspettative. Bisogna dargli amore e fiducia. Gli mancano gli ultimi 30 metri, lui si mette sempre a disposizione della squadra perché fa già un gran lavoro in fase di non possesso".

 

Su Moreno e Beltran: "Matias è un buon giocatore: con il Napoli ha fatto una buonissima partita, poi c'è chi lo ha criticato per l'errore ma io non mi focalizzo su un solo episodio. Lui ha sfruttato bene l'occasione che ha avuto, anche se senza dubbio dovrà continuare a crescere. Beltran non è una punta ma è un trequartista, ormai mi sono convinto di questo: lui ama giocare sotto la punta, sa legare bene il gioco e fare la fase difensiva. È vero, ha segnato poco ma ha avuto tante occasioni: è stato sfortunato. Sono certo che farà bene quando giocherà".

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