Gudmundsson innocente: "Ora posso andare avanti, la sentenza mi dà sollievo”

Il Tribunale di Reykjavík lo ha assolto dalle accuse di “cattiva condotta sessuale”. L’islandese: "È stato un anno difficile, voglio ringraziare la mia famiglia»

Albert Gudmundsson è innocente. Il giocatore è stato infatti assolto dall’accusa di “cattiva condotta sessuale”, che pesava come un macigno sull’islandese e che avrebbe potuto compromettere il suo futuro professionale, compresa la permanenza alla Fiorentina. Ed invece ieri è arrivata la sentenza del tribunale di Reykjavik che chiude il processo che lo vedeva imputato del reato. Un mese fa il giocatore stesso, partecipando al processo, si era proclamato innocente ma ora anche il giudice lo scagiona. I fatti risalgono al 2023, quando una ragazza, rimasta anonima per questioni di privacy, accusò l’allora calciatore rossoblù di molestie sessuali. In un primo momento il caso fu archiviato, poi però il ricorso dei legali dell’accusa avevano dato vita al processo di settembre.

Gudmundsson: il verdetto della sentenza

La parola fine non è stata ancora sancita definitivamente perché il procuratore ha ancora 30 giorni per appellare la sentenza ma la sensazione, dall’Islanda, è che possa rinunciare perché il giocatore è stato giudicato innocente già in due fasi del sistema giudiziario e dunque sono davvero poche le possibilità di ribaltare il verdetto. «Si tratta di un giudizio dettagliato e ben motivato, e anche giusto. Accogliamo con favore questo risultato», il commento del legale di Gudmundsson, Vilhjálmsson, mentre «Il risultato non cambia l’esperienza della vittima, la ragazza ha dimostrato coraggio e il ricorso è una scelta che spetta al pubblico ministero» è stata invece la replica dell’avvocato Eva Helgadóttir che difende la (presunta) vittima.

Il sospiro di sollievo dell'islandese

In attesa dell’8 novembre intanto il giocatore della Fiorentina si gode la vittoria ed ha postato tutta la sua gioia su Instagram: «Innocente. Questa è la chiara conclusione del Tribunale distrettuale di Reykjavik nella sentenza di queste ore. Pur essendo sempre fiduciosi in un esito positivo del caso, la sentenza arriva con un certo sollievo». Dal Genoa alla Fiorentina il giocatore è sembrato sempre apparentemente tranquillo e non condizionato in campo (in 4 presenze in viola di cui due da titolare ha segnato anche tre gol) ma Gudmundsson non nasconde le difficoltà passate: «È stato un anno difficile, onestamente, e non facile da affrontare mentalmente, ma ho imparato che la mia famiglia e i miei amici sono tutto per me e sarò loro per sempre grato. Infine, vorrei dire che non appoggerò mai alcuna forma di violenza. Come padre di due figli, tra cui una figlia piccola, e con tre sorelle più giovani, spero sinceramente che questo caso non causi alcun danno ad altre donne che sono vere vittime di violenza. Ora posso andare avanti con la mia vita e concentrarmi su ciò che so fare meglio» ha scritto il giocatore.

Testa alla Fiorentina. E la nazionale...

L’obiettivo ora è trascinare con i suoi gol e i suoi assist la Fiorentina, che potrà così riscattarlo senza timori, e riconquistare la Nazionale che, per le regole federali, non lo ha più convocato. Il presidente federale Porvaldur Örlygsson ha passato la palla al ct: «Le nostre regole sono chiare, per come stanno le cose adesso, spetta all’allenatore valutare se convocare il giocatore».

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