Palladino: "Kean emblema della Fiorentina, ecco cosa mi ha impressionato"

Il tecnico della Viola commenta il successo per 2-1 contro il Milan in una sfida pazzesca con ben tre rigori sbagliati e tante occasioni da ambo le parti: ecco le sue parole
Palladino: "Kean emblema della Fiorentina, ecco cosa mi ha impressionato"

FIRENZE - La Fiorentina va alla pausa nazionali con un bel successo al Franchi contro il Milan nel posticipo della settima giornata del campionato di Serie A. A regalare i tre punti alla Viola le reti dell'ex Adli e di Gudmundsson ma soprattutto De Gea, autore di due interventi prodigiosi sui calci di rigore di Theo Hernandez e Abraham. Un penalty lo ha fallito anche Moise Kean al 20' sul risultato di 0-0 ma poco importa: i toscani salgono a quota 10 punti in classifica e fermano la corsa del Diavolo interrompendo la striscia di tre successi di fila in campionato. "Mi è piaciuto lo spirito di squadra, si difende insieme e si attacca insieme. Giocare contro questo Milan è complicato, noi abbiamo giocato con qualità. Mi è piaciuta tutta la squadra, abbiamo trovato solidità e questo ci dà grandi valori anche umani", commenta l'allenatore della Fiorentina Raffaele Palladino  ai microfoni di DAZN. 

Fiorentina, Palladino dopo il successo contro il Milan

L'ex tecnico del Monza parla poi dei singoli: "Serviva una vittoria così, una vittoria di squadra e di grandi emozioni. Possiamo ancora crescere. Gudmundsson è un campione, è un giocatore molto importante che è arrivato negli ultimi giorni di mercato. Aveva dei problemi muscolari e solo adesso sta trovando la forma migliore. Sa giocare a calcio, è imprevedibile e si sacrifica per i compagni così come Kean". Proprio sulla prestazione dell'ex Juve: "Gli attaccanti vivono di emozioni e quando sbagli un rigore puoi subire la partita, invece lui ha continuato a lottare e a dare grande qualità. Oggi è stato l'emblema di tutta la squadra, sta facendo molto e secondo me può crescere ancora tanto. Siamo contenti di quello che sta facendo per noi. Il rigorista? Il primo è Gudmundsson, ma lui ha concesso a Moise di tirarlo e questo dimostra anche lo spirito di gruppo", conclude Palladino.

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