"Alla Fiorentina serve un centravanti. Commisso resta. Benvenuto Palladino"

Presentato il nuovo allenatore viola, Pradé e Ferrari fanno il punto del club: "Ottavo posto amaro, abbiamo lasciato troppo per strada"
"Alla Fiorentina serve un centravanti. Commisso resta. Benvenuto Palladino"

Raffaele Palladino è il nuovo allenatore della Fiorentina. La notizia era nell'aria già da giorni, ora però è arrivato il crisma dell'ufficialità dopo la separazione con Vincenzo Italiano. La comunicazione da parte del club Viola è giunta in maniera particolare, con il neo tecnico che si è presentato nella conferenza stampa programmata e in cui a presenziare sarebbe dovuta essere solo la dirigenza, ovvero il direttore sportivo Pradè e il direttore generale Ferrari.

Palladino alla Fiorentina, Commisso resta

Un'apparizione fugace per Palladino: il tempo delle foto di rito con la maglia, con indicata anche la data di scadenza del suo contratto con la Fiorentina (30 giugno 2026). Poi alcune brevi dichiarazioni prima di lasciare la conferenza: "Colgo l'occasione per ringraziare Rocco Commisso con cui ho avuto il piacere di parlare poco fa al telefono. Mi ha colpito il grande entusiasmo e i suoi grandi valori umani. Volevo ringraziare anche Ferrari e Pradè che mi hanno voluto fortemente qui. In due minuti abbiamo trovato l'accordo. Sono orgoglioso, motivato e carico perché mi rendo conto di essere arrivato in una società molto importante per la quale cercherò di raggiungere grandi obbiettivi e cercherò di dare grandi gioie ai tifosi".

A margine dell'evento, il diggì Alessandro Ferrari fa chiarezza anche su quello che sarà il futuro del club, con Rocco Commisso che continuerà a guidare la società, scongiurando una possibile vendita: "Commisso lo ha detto più volte: è felicissimo di aver scelto Firenze e non c'è nessunissima trattativa che possa spostare la società dalla proprietà di Rocco Commisso".

"Ottavo posto amaro. Ecco perché Palladino"

A presentare il nuovo allenatore viola anche il diesse Daniele Pradè: "Ringraziamo il dottor Galliani che ci ha consentito di fare tutto, nonostante Palladino abbia un contratto col Monza fino al 30 giugno. Visto che siamo qui, abbiamo ritenuto giusto presentarvelo. C'erano anche altre opzioni, come ad esempio Alberto Aquilani, che è un figlio per noi, cresciuto in viola da giocatore e da allenatore. Oltre a lui, c'erano anche altri. Abbiamo scelto Palladino per l'ambizione, ha il fuoco dentro: basta ascoltarlo parlare per un paio di minuti, ed è ciò che cercavamo. Ha lo stesso fuoco che, in questo momento, abbiamo anche noi".

Il direttore sportivo dei viola ha tracciato anche un bilancio della scorsa stagione: "L'ottavo posto è un risultato amaro per i tanti punti lasciati per strada durante la stagione. Le ambizioni sono quelle di migliorarci, perché l'ottavo posto raggiunto è molto amaro visti i distacchi e i punti lasciati per strada, contro squadre inferiori a livello tecnico come Empoli, Sassuolo e Lecce. La delusione maggiore è ovviamente la sconfitta in coppa, ma questo non giustifica ciò che abbiamo lasciato per strada". Poi si parla di campagna acquisti...

Pradè e il nuovo attaccante viola

Il discorso si sposta poi sul mercato, con Pradè che palesa la necessità di un nuovo centravanti: "Quest'anno abbiamo lavorato attentamente con lo scouting. Ringrazio e saluto anche Nicolas Burdisso, che ha lavorato con noi per tre anni in maniera brillante. Le nostre strade si sono divise ma capisco la sua voglia di vivere delle nuove esperienze. Abbiamo delle idee chiare sulla nuova stagione, condivideremo con Palladino tutto il materiale che abbiamo raccolto in questi mesi. Attaccante? Cerchiamo un grande centravanti, forse è stata anche colpa mia non aver sostituito bene Vlahovic. Nonostante tutti i giocatori passati da Firenze come Jovic, Cabral e altri abbiano fatto bene, sicuramente un grande numero 9 rappresenta il nostro obiettivo di mercato".

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