“Empoli-Juve 4-1, serata indimenticabile e gioia immensa. Con Motta ho visto…”

Intervista a Rebecca Corsi, vicepresidente del club azzurro: “È sempre bello giocare contro i bianconeri, lo stadio sarà tutto esaurito”

Da poco meno di un anno Blu non è più solo il colore del suo Empoli. Ma è anche e soprattutto la sua primogenita. Con cui la vice presidente Rebecca Corsi ha già condiviso la gioia di quell’incredibile salvezza, lo scorso maggio, e con cui oggi sogna di esultare ancora.

Rebecca Corsi, 5 punti e settimo posto: inizio di campionato eccellente. Oltre le vostre aspettative?

"Un bell’inizio, ma è solo un inizio. Siamo consapevoli delle difficoltà della Serie A, di quanto il percorso sia ancora lunghissimo. Non possiamo e non dobbiamo fermarci, ma continuare a lavorare e pensare ad affrontare al meglio ogni singola gara. È stato un bell’avvio, deve servirci per compattarci, per creare un gruppo che sarà chiamato a compiere l’ennesima impresa".

In questo senso, la sosta per le Nazionali è stata quasi un “impiccio” o, invece, è stata utile?

"La sosta ci ha permesso di inserire i nuovi che sono arrivati nell’ultima settimana e di recuperare le energie dopo tre partite molto dispendiose. Abbiamo portato avanti anche il lavoro fisico".

Come state vivendo l’attesa della gara contro la Juve che spesso non è solo una partita, ma un vero e proprio evento?

"È sempre bello giocare contro la Juventus, una big del calcio italiano e internazionale. Ci sarà uno stadio tutto esaurito, una cornice di pubblico straordinaria per una gara che ci vogliamo giocare. Siamo consapevoli della forza dell’avversario, ma con le nostre armi proveremo a metterli in difficoltà".

In vista della gara di domani, anche il campo è “pronto”.

"Colgo l’occasione per scusarmi ancora con tutte le parti in causa: abbiamo spiegato i motivi che hanno portato ad avere un campo assolutamente non all’altezza. Allo stesso tempo posso, però, dire che i lavori di queste settimane sono proseguiti e il manto è tornato a essere uno dei migliori d’Italia come storicamente è sempre stato".

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Rebecca Corsi sulla Juve di Motta

Che impressione le ha fatto la nuova Juve di Thiago Motta?

"Ho visto una squadra forte, con un’identità già ben chiara e precisa, nonostante il poco tempo avuto dal tecnico. Sarà affascinante affrontarla e misurarsi con tanti grandi campioni".

Dal canto vostro, ancora una volta la rosa è l’espressione dell’ottimo lavoro che svolgete con i giovani: filosofia unita a strategia?

"È la nostra filosofia. Partiamo da uno scouting sulle fasce di età più basse, lavorando sul territorio, per poi pensare per ognuno un percorso all’interno del vivaio, creando fin da subito un forte senso identitario. A volte le risorse economiche ci fanno osare di più, altre volte, invece, ci troviamo ad accelerare i tempi di qualche nostro giovane prodotto, dandogli la possibilità di esprimersi e anche di sbagliare senza giudicarlo troppo in fretta. Nomi? Penso a Marianucci e Tosto che stanno lavorando con la prima squadra, ma anche nelle altre squadre abbiamo dei ragazzi che stanno crescendo bene".

Aggiungo Fazzini, che oggi è uno dei giovani italiani più promettenti.

"Un ragazzo arrivato a 15 anni che si è allenato fino a ritagliarsi il suo spazio in prima squadra ed essere oggi un valore aggiunto per la rosa. Ma la sua crescita non è e non può essere finita".

Che emozione è stata vedere quella tripletta in azzurro di Baldanzi?

"Un orgoglio. Vedere un ragazzo nato e cresciuto da noi trascinare l’Italia a un successo che può vale la qualificazione è un grandissimo piacere".

E Ricci titolare che espugna Parigi con la Nazionale maggiore?

"Vale quanto detto sopra, vedere quei bambini che si allenavano qualche anno fa a Monteboro affermarsi oggi da uomini nei maggiori palcoscenici europei ci riempie d’orgoglio. Seguiamo tutti quei ragazzi che hanno vestito la nostra maglia con particolare piacere e vicinanza, vedere nell’Italia che vince a Parigi cinque titolari, e il ct Spalletti, che sono passati da Empoli ci fa sentire anche un po' nostre quelle vittorie e ci spinge ancor di più a continuare su questa strada".

Ma “giovane” è stata anche la vostra politica sul mercato, penso all’attacco con Esposito e Colombo: vale sempre la pena rischiare.

"È un nostro modo di pensare quello di non guardare la carta d’identità, ma di pensare se un calciatore lo reputiamo forte o meno forte, utile o meno al nostro progetto. Guardiamo tutti in questa direzione, consapevoli dei pro e contro di lavorare con i giovani".

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Rebecca Corsi e quel 4-1 alla Juve

Ha un ricordo particolare legato a un Empoli-Juve del passato?

"Tante sfide difficili, tanti campioni visti giocare e ammirati a Empoli. E una serata indimenticabile come quella del maggio di due anni fa con quel 4-1 che legittimò la nostra salvezza e ci regalò una gioia immensa".

A livello personale, da poco meno di un anno è diventata mamma della piccola Blu Marisa: come ha cambiato la sua vita da vice presidente?

"Tra pochi giorni farà un anno ed è inutile dire quanto Blu mi abbia cambiato la vita, non solo quella professionale. Cerco di conciliare tutti gli impegni, di essere presente con lei in tanti momenti della giornata e allo stesso tempo di portare avanti il mio compito al meglio, di dare il mio contributo all’Empoli e al mio lavoro con la Lega".

L’ha già portata allo stadio?

"Sì, lo scorso 26 maggio, Empoli-Roma, la sfida che valse la salvezza. Era la partita che avrebbe deciso il nostro destino, una gara che speravamo potesse essere storica dove volevo che Blu ci fosse. Sono stata felicissima nel dopo partita di averla avuta in campo con me e di aver festeggiato con mia figlia una salvezza incredibile. E sono altrettanto convinta che quando un giorno si renderà conto di aver vissuto quella notte, sarà ben felice di esserci stata".

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Da poco meno di un anno Blu non è più solo il colore del suo Empoli. Ma è anche e soprattutto la sua primogenita. Con cui la vice presidente Rebecca Corsi ha già condiviso la gioia di quell’incredibile salvezza, lo scorso maggio, e con cui oggi sogna di esultare ancora.

Rebecca Corsi, 5 punti e settimo posto: inizio di campionato eccellente. Oltre le vostre aspettative?

"Un bell’inizio, ma è solo un inizio. Siamo consapevoli delle difficoltà della Serie A, di quanto il percorso sia ancora lunghissimo. Non possiamo e non dobbiamo fermarci, ma continuare a lavorare e pensare ad affrontare al meglio ogni singola gara. È stato un bell’avvio, deve servirci per compattarci, per creare un gruppo che sarà chiamato a compiere l’ennesima impresa".

In questo senso, la sosta per le Nazionali è stata quasi un “impiccio” o, invece, è stata utile?

"La sosta ci ha permesso di inserire i nuovi che sono arrivati nell’ultima settimana e di recuperare le energie dopo tre partite molto dispendiose. Abbiamo portato avanti anche il lavoro fisico".

Come state vivendo l’attesa della gara contro la Juve che spesso non è solo una partita, ma un vero e proprio evento?

"È sempre bello giocare contro la Juventus, una big del calcio italiano e internazionale. Ci sarà uno stadio tutto esaurito, una cornice di pubblico straordinaria per una gara che ci vogliamo giocare. Siamo consapevoli della forza dell’avversario, ma con le nostre armi proveremo a metterli in difficoltà".

In vista della gara di domani, anche il campo è “pronto”.

"Colgo l’occasione per scusarmi ancora con tutte le parti in causa: abbiamo spiegato i motivi che hanno portato ad avere un campo assolutamente non all’altezza. Allo stesso tempo posso, però, dire che i lavori di queste settimane sono proseguiti e il manto è tornato a essere uno dei migliori d’Italia come storicamente è sempre stato".

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