Il concetto di base è molto semplice: a Bergamo non si pagano stipendi che poi non sono sostenibili, l'obiettivo è quello di avere sempre la forza per mantenere gli impegni e quando c'è da premiare qualcuno con un rinnovo si procede. Con questa politica, l'Atalanta si muove sempre sul mercato cercando giocatori che hanno voglia di emergere o bisogno di riscatto, difficile pensare ad un “grande nome” che possa arrivare ai piedi di Città Alta nel suo momento migliore. Questa “fame” è una caratteristica che si cerca nei giocatori, non un dettaglio insignificante. E con uno come Gasperini che ha bisogno di ragazzi che in campo danno tutto, la formula è vincente. Arrivare tre volte terzi con il bilancio sempre in utile e facendo costantemente mercato in grado di migliorare la rosa è qualcosa di sensazionale, a due settimane dalla fine del campionato l'Atalanta non ha ancora fatto acquisti ma gli obiettivi sono ben delineati e si lavora per raggiungerli: c'è tutto il tempo che serve.
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BERGAMO - C'è una combinazione vincente che permette all'Atalanta di continuare ad essere competitiva nonostante un monte ingaggi molto lontano da quello delle squadre più “spendaccione” d'Italia e d'Europa: contratti lunghi e partecipazione alle Coppe Europee. Con l'avvento di Gasperini a Bergamo è completamente cambiato lo scenario, la società nerazzurra da 5 anni è entrata prepotentemente nel panorama calcistico europeo e si sta togliendo anche parecchie soddisfazioni. Per fare questo si lavora molto sul campo, c'è un gruppo di grandi professionisti a disposizione di Gasperini e la società lavora sempre cercando di anticipare i tempi e di non andare mai oltre le proprie possibilità.
Fame e voglia
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