BERGAMO - Josip Ilicic e Papu Gomez sono due cardini dell'Atalanta di Gasperini. Il tecnico della Dea li ha fatti giocare in un sacco di modi diversi, con Zapata centravanti (in mezzo o sulla sinistra) la posizione del numero 10 argentino e del numero 72 sloveno sono in continua evoluzione. Se Ilicic gioca punta, Gomez può fare il regista avanzato, se tutti e due si piazzano in attacco prendono una fascia ciascuno o, ancora, se si trovano a completare una sorta di albero di Natale nella posizione di doppio trequartista la squadra può scendere in campo con il 3-4-2-1.
Recuperare certezze
Nelle ultime partite sia Gomez che Ilicic non stanno giocando sui loro livelli abituali e le motivazioni sono molto diverse. Per l'argentino, dopo un inizio di stagione folgorante, la doppia chiamata in Nazionale da parte del ct Scaloni ha portato più problemi che altro. Decine di migliaia di chilometri d'aereo in pochi giorni, allenamenti senza un minutaggio adeguato e calendario con l'Atalanta super compresso hanno sfinito il Papu che appare decisamente appannato. Per Ilicic, dopo il periodo buio vissuto in estate, il ritorno in campo a Napoli ha portato a 4 presenze in 5 gare senza gol segnati e senza quelle giocate che spesso hanno deciso le gare. Nel post partita di Spezia-Atalanta, tra le tante dichiarazioni del tecnico di Grugliasco, ce n'è una che fa molto pensare ed è questa: «Abbiamo bisogno di recuperare le certezze della squadra». In sostanza, il recupero di Ilicic nella sua miglior condizione e la continua proposizione di Gomez tra i titolari anche se il ragazzo non si trova nel suo momento di maggior brillantezza sono scelte precise di un tecnico che sul campo lavora ogni giorno per migliorare e integrare anche ragazzi come Miranchuk e Lammers ma che poi, al momento di stilare la distinta con i nomi da mandare in campo si affida in prima battuta a quei giocatori che hanno avuto un ruolo determinante nella crescita esponenziale dell'Atalanta.
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