Gravina ignora Mulè, la Serie A si ribella: ora è guerra aperta con la Figc

La Lega Serie A ha deciso di impugnare la delibera con cui il Consiglio della Federazione ha confermato i pesi tra le varie componenti per l'elezione del prossimo presidente: i dettagli

La Lega Serie A ha appena deciso di impugnare, con una votazione all'unanimità durante l'assemblea in corso a Milano, la delibera con cui il Consiglio Figc ha scelto di confermare i pesi tra le varie componenti per l'elezione del prossimo presidente federale, in programma il 4 novembre. Il nodo della questione, in altre parole, riguarda l'attuale numero uno della Federazione, Gabriele Gravina, il quale dovrebbe ricandidarsi nonostante il fallimento della qualificazione al Mondiale di Qatar 2022 e la magra figura all'ultimo Europeo, che è molto più vicino alle componenti dilettantistiche rispetto a quelle professionistiche e che, proprio per tale motivo, vorrebbe mantenere il peso specifico elettorale che gli è valsa l'elezione, anziché modificarlo dando più potere alla massima serie, come ha invece deliberato la politica con l'ormai celebre emendamento.

Cosa significa

In altre parole, Gravina sta ignorando le direttive della politica contenute nell'emendamento Mulé ("le leghe sportive professionistiche hanno diritto a un’equa rappresentanza negli organi direttivi delle federazioni sportive nazionali di riferimento che tenga conto anche del contributo economico apportato al relativo sistema sportivo"), un atteggiamento che ha scatenato l'ira della Lega Serie A che, così facendo, non vedrebbe applicato - al pari della seconda e della terza serie - l'aumento del proprio peso all'interno del Consiglio Federale previsto dalla riforma. Alla base dell'emendamento, infatti, c'è la volontà che Serie A, B e C debbano pesare di più: nello specifico, pari al 50% complessivo per il mondo professionistico e almeno al 25% per la sola massima divisione italiana. Allo stato attuale, invece, quest'ultima impatta per meno del 15% come importanza.

Il regolamento elettorale 

Art. 1 - Convocazione dell’Assemblea
L’assemblea elettiva della Federazione è convocata dal Presidente federale almeno sessanta giorni prima del suo svolgimento.
Art. 2 - Composizione dell’Assemblea
1. L’Assemblea si compone di 276 Delegati i quali intervengono in rappresentanza delle società della Lega Nazionale Professionisti Serie A (LNP Serie A), della Lega Nazionale Professionisti Serie B (LNP Serie B), della Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro), della Lega Nazionale Dilettanti (LND), degli atleti, dei tecnici, dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA) secondo la seguente ripartizione nel rispetto delle disposizioni dell’art. 20 dello Statuto: LNP Serie A 20 Delegati, LNP Serie B 20 Delegati, Lega Pro 58 Delegati, LND 91 Delegati, Atleti 52 Delegati, Tecnici 26 Delegati e AIA 9 Delegati.
3. Ai fini del calcolo delle maggioranze assembleari, il complesso dei voti spettanti ai Delegati è pari a 516 voti. A tal fine, nel rispetto dell’art. 20 comma 2 dello Statuto, al voto di ciascuno dei Delegati è attribuita la seguente ponderazione: 20 Delegati LNP Serie A 3,10, 20 Delegati LNP Serie B 1,29, 58 Delegati Lega Pro 1,51, 91 Delegati LND 1,93, 52 Delegati Atleti 1,98, 26 Delegati Tecnici 1,98 e 9 Delegati AIA 1,15.

Le parole di Casini

"Quale percentuale chiede la Lega Serie A? Non ci sono richieste così precise, è un pacchetto in cui il riequilibrio presuppone un aumento del peso del settore professionistico che è auspicabile raggiunga la metà di quello che poi sono gli organi direttivi. Poi ci sono le istanze sulla maggiore autonomia sull'organizzazione del campionato e delle leghe, e poi c'è il parere vincolante sulle delibere che riguardano la Serie A". Lo ha detto il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini in conferenza stampa dopo l'assemblea. "Le modalità per arrivare alle modifiche sono diverse, ma si può anche concordare un impegno a raggiungere un obiettivo. La presenza del ministro Abodi nel tavolo di confronto è un segnale della serietà delle interlocuzioni - ha proseguito -. L'auspicio è che si risolva tutto, il tempo c'è per avere un nuovo regolamento elettorale ed avere pesi più equilibrati e più equi. anche la prova visto che in questi anni, a fronte dell'istanza da parte della Lega Serie A di avere un maggior riconoscimento, le risposte sono sempre state positive. A questo punto siamo arrivati a poterlo fare e vedremo se quelle aperture sono state sincere", ha concluso Casini.

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