Lautaro-Morata, un trono per due: i nuovi protagonisti del derby di Milano

L’interista: «Volevo liberarmi dalla spina del Mondiale: non ero riuscito a dare tutto». Il futuro milanista: «Più felice lontano dalla Spagna»

MILANO - Uno in Europa, l’altro in America. Uno presto in rossonero, l’altro sicurissimamente in nerazzurro. Uno capitano in nazionale, l’altro nel club. Tutti e due bomber e tutti e due incoronati campioni nei rispettivi continenti nell’arco di una notte. Alvaro Morata e Lautaro Martinez hanno lanciato alla grande il loro personalissimo derby delle punte. Con Morata in copertina bello sorridente alla faccia degli spagnoli ciriticoni mentre alza quella che a casa sua chiamano ‘la Eurocopa’ e Lautaro altrettanto uomo da foto perché stavolta in Coppa America è stato davvero un Lautaro formato Inter. Spietato, totale, quasi da Pallone d'Oro. Soprattutto decisivo. Tanto da far quesi resuscitare un Messi che infortunato in panchina soffriva più per il fatto di non essere in campo a segnare che per la caviglia distrutta.

Ma con un Lautaro così, non c’è Colombia che tenga: infatti ai supplementari il Toro trova la rete che manda in estasi la nazione e fa zompare Leo dalla contentezza. «Sono contento per il mio gol e per la vittoria - sono state le prime parole del capitano dell’Inter, una volta finita la finale -. Portiamo questo trofeo in Argentina per l’ennesima volta, era il nostro obiettivo». Poi l’attaccante torna sulla sua esperienza al Mondiale e mette a posto le cose con la propria consapevolezza di non essere stato in Qatar il miglior Lautaro di sempre. «Ho fatto una grande stagione con l’Inter e mi sentivo bene. Volevo liberarmi della spina del Mondiale, mi sentivo in debito per non aver potuto dare tutto. Per me era importante preparare bene la Coppa America. L’ho dimostrato. Sono felice, ho segnato e ho potuto dare il mio contributo alla squadra, che è quello che conta». Pure il ct Scaloni gli ha dedicato parole importanti. «Sapevamo che Lautaro avrebbe segnato se avesse avuto un'occasione, ce lo dicevamo in panchina. Ha meritato il gol perché ha sofferto per l'esclusione dai titolari, ma non ha mai smesso di lavorare». E così la riserva extra lusso Lautaro ha messo la propria firma sulla finale, portando a casa, oltre alla ‘coppona’ continentale anche il premio di uomo del match.

Ora le ferie per Lautaro

Quando rientrerà a Milano dopo la meritata vacanza, per lui ci sarà da mettere la firma sul contratto che lo legherà all’Inter per le prossime 5 stagioni. Stipendio da 9 milioni (più bonus) e scadenza nel 2029, con la fascia da capitano al braccio bella stretta e magari, nella testa un sogno ambizioso: è campione del Mondo, campione d’America e pure campione d’Italia. Ci starebbe bene essere anche campione d’Europa per completare il quadro - e bisognerebbe tornare in finale di Champions e vincerla, questa volta, la coppa. Di sicuro la voglia di essere ancora protagonista con la maglia dell’Inter in Lautaro c’è tutta, anche per tenersi stretto lo scettro di re del gol di Milano. Un trono che nella passata stagione non aveva molti altri pretendenti, ma che tra poco potrebbe avere niente-popò-di-meno che un Campione d’Europa vero come contendente di Lautaro.

Alvaro d'Italia

Alvaro Morata non ha segnato in finale con la Spagna, ma ha fatto come sempre una prestazione in cui ha dato tutto e ha aiutato non poco i compagni. Milano dovrebbe essere il posto dove poter essere felice, per lui, che nei giorni passati ha ricordato come in patria non lo rispettassero. «Sono più felice lontano dalla Spagna», una frase che sembrava una sentenza sul futuro. Come le parole di ringraziamento per lo staff dell’Atletico una volta conclusa la finale dell’Europeo sapevano tanto di addio ai Colchoneros. L’Italia una destinazione quasi scritta nel destino, anche perché è casa per la moglie, Alice Campiello. Per Alvaro i ricordi migliori dal punto di vista professionale sono legati alle sue stagioni in Serie A, e con l’Italia la famiglia non ha mai smesso di mantenere rapporti strettissimi. Solo qualche settimana fa, del resto, proprio la signora Morata è stata una delle invitate più ammirate al matrimonio di una delle signore del pallone italiano, Diletta Leotta. Milano è stata una meta sfiorata già nella passata stagione, quando a un certo punto il nome di Morata era entrato nei radar di mercato dell’Inter. Chissà che coppia sarebbe stata con Lautaro. Invece alla fine i nerazzurri hanno scelto di percorrere altre vie per l’attacco e Morata un’estate dopo e pronto ad accasarsi con il Diavolo. Con la prospettiva che i suoi numeri (costantemente in doppia cifra per quanto riguarda i gol segnati) possano far tremare il regno di Lautaro come signore del gol sotto alla Madonnina.

Morata al Milan! E' fatta

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