© LAPRESSEDopo Juve-Lazio e Inter-Roma anche Lazio-Inter per Fabio Maresca. D’altronde non sono molti gli arbitri in Can che possono dirigere le romane. In una gara difficile sfodera la migliore prestazione di questa stagione sia dal punto di vista degli episodi che dal punto di vista della gestione e della personalità.
Tecnico e disciplinare
Nel primo tempo l’Inter reclama un calcio di rigore per un tocco di braccio di Gila. Ma non è punibile: il difensore infatti non ha l’obiettivo di intercettare un tiro o un cross. Semplicemente prova a controllare il pallone con le gambe, e non vi riesce: a quel punto la sfera gli carambola sul braccio. Ma la posizione del braccio, per quanto larga, è totalmente coerente con la dinamica del movimento. Proprio per questo non regge il confronto con l’episodio di Bani di venerdì. Corretto anche lasciar proseguire sul presunto rigore invocato nel finale dalla Lazio per un tocco di braccio di Acerbi. La soglia disciplinare adottata è alta. Anche se nel primo tempo l’arbitro risparmia due cartellini gialli, la gestione complessiva è equilibrata e coerente.
Personalità e controllo
Maresca ha sempre avuto una grande personalità: ieri sera è sempre stato accettato, unica eccezione il “vaffa” di Lazzari su un vantaggio giustamente assegnato dall’arbitro. Corretta l’espulsione.