REGGIO EMILIA - È ancora un Sassuolo 'ammazzagrandi'. Dopo la goleada al Milan i neroverdi fanno uno sgambetto anche all'Atalanta, che cade al Mapei Stadium e perde slancio nella corsa alla Champions League. Dietro alla seconda sconfitta di fila degli orobici - finora imbattuti in campionato nel 2023 - va tenuto conto del pesante handicap dell'inferiorità numerica, per l'espulsione di Maehle dopo mezz'ora di partita, a cui i ragazzi di Gasperini, pur in gara fino all'ultimo, non sono riusciti a sopperire. Berardi e compagni firmano così la seconda impresa in una settimana e si allontanano dalle sabbie mobili della zona retrocessione. La gemma di Laurientè nella ripresa condanna un'Atalanta coriacea ma nervosa, appannata già prima del rosso all'esterno danese (per un intervento discusso con piede a martello su Berardi) e ridimensionata dopo una sconfitta che pesa. Gli orobici sognavano il secondo posto in solitaria per una notte, aspettando il derby di Milano, invece si presenteranno allo scontro diretto del prossimo turno con la Lazio con le assenze per squalifica di Maehle e Muriel, espulso a sua volta nel recupero per qualche parola di troppo all'arbitro.
Sassuolo-Atalanta, più scintille che spettacolo
La partita, chiusa tra le scintille generali e un eccessivo nervosismo da ambo le parti, era iniziata con un Sassuolo più reattivo e propositivo, forse sulle ali dell'entusiasmo per il 5-2 di San Siro di domenica scorsa. Defrel ha subito scaldato i guantoni di Musso con una conclusione angolata respinta dall'argentino, bravo poco dopo a disinnescare anche il tiro cross di Matheus Henrique. L'Atalanta, in campo senza Boga, rimpiazzato da Ederson a completare il tridente con Hojlund e Lookman, ha faticato a calarsi dentro il match, e appena ha alzato il baricentro coinvolgendo Lookman si è ritrovata improvvisamente in dieci, per un intervento scomposto di Maehle su Berardi che Marcenaro ha valutato inizialmente con il giallo per poi tornare sui suoi passi dopo esser stato richiamato dal Var. Sotto di un uomo per gli ospiti la partita si è fatta ancor più in salita. Il Sassuolo ha avuto la pazienza di aspettare il momento propizio per colpire, continuando a far la gara della prima mezz'ora, senza andare per strappi ed esporsi al pericoloso contropiede della Dea. Berardi, il più ispirato, ha sfiorato più volte in vantaggio, ma il colpo del ko è arrivato nella ripresa, con una conclusione defilata di Laurientè che ha fulminato Musso. Una volta in svantaggio Gasperini ha provato a raddrizzare il match, cambiando tutto il fronte offensivo e chiudendo con Muriel, Zapata, Pasalic e Boga contemporaneamente in campo. I neroverdi hanno avuto il demerito di non chiudere la partita, con Bajrami per due volte a un soffio dal 2-0, ma l'Atalanta - nonostante la pressione finale - ha impegnato Consigli solo su punizione di Koopmeiners. Decisamente poco per graffiare un Sassuolo ritrovato.