Occhio alle fasce questa sera, sulle corsie si possono decidere i destini di Juventus-Napoli. In teoria un discorso legato soltanto alla sinistra, ma tutto dipende dalle scelte di Andrea Pirlo che, a San Siro contro il Milan, spostò Federico Chiesa a destra. E l’ultimo arrivo in bianconero spopolò nella zona che predilige, azzerando Theo Hernandez e realizzando la prima doppietta da quando è a Torino. Se il tecnico opterà invece per l’assetto finora privilegiato, allora Chiesa starà a sinistra, con Lorenzo Insigne sul fronte opposto. Sono tra i giocatori più attesi nella finale di Supercoppa a Reggio Emilia. Due che, quando innestano velocità, verticalità e fantasia, possono essere micidiali. Chiesa, per l’appunto, l’ha dimostrato la sera dell’Epifania contro i rossoneri. Insigne, invece, è stato devastante nel 6-0 rifiliato alla Fiorentina domenica all’ora di pranzo, con un repertorio fatto di gol, assist e giocate irresistibili.
Figlio d’arte, il primo, che nelle movenze e nelle conclusioni ricorda tantissimo papà Enrico. Fratello (maggiore) d’arte il secondo, raggiunto quest’anno in Serie A da Roberto, con il Benevento. In comune hanno una carriera dalle giovanili fino al debutto in prima squadra nella stessa società, Chiesa con la Fiorentina e Insigne con il Napoli. Rocco Commisso avrebbe voluto fare di Federico un simbolo viola, le dinamiche del mercato e la volontà del ragazzo hanno spinto verso la Juventus nel 2020. Lorenzo impersona invece la storia esemplare del bambino che riesce a diventare il capitano della squadra della città per cui tifa.
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