HORROR MOVIE
Il primo tempo si chiude con qualche tentativo juventino e un brivido per Buffon (Locatelli da fuori al 35'). Il secondo si apre con un surreale gol del Sassuolo in cui De Ligt e Buffon girano il loro film horror che il clima tetro della domenica di pioggia rende ancora più spaventoso. L'olandese cerca un disimpegno acrobatico che finisce per liberare Caputo al tiro: Buffon lo intuisce e si tuffa, ma ne esce un gesto goffo, che fa sgusciare il pallone sotto di lui e rimbalzare lentamente ma inesorabilmente oltre la riga. Il vantaggio del Sassuolo ha due risvolti positivi: sveglia la Juventus che, da quel momento, fa scattare l'orgoglio e scalare in avanti qualche marcia; suggerisce a Sarri che è il momento del tridentone Higuain-Ronaldo-Dybala, tutti insieme per 26 minuti e per la gioia di chi guarda. Effettivamente la situazione si fa più gobibile, la Juventus gioca raffinata, sfiora il gol tre volte in pochi minuti, reclama giustamente un rigore per tentato strangolamento di De Ligt da parte di Kyriakopoulos e ne ottiene uno, sacrosanto per l'atterramento di Dybala da parte di Romagna. Tira Ronaldo e batte Stefano Turati, maggiorenne da meno di due mesi, esordiente in Serie A e protagonista di una favola sportiva vista l'eccellente prestazione. Avesse parato il penalty di CR7 diventava leggenda, ma già così' ne ha da raccontare agli amici con i quali Ronaldo, fino a stamane, lo sfidava attraverso la Playstation.
IL DESTINO
Raggiunto il pareggio, con mezzora ancora da giocare, per la Juventus sembra facile, ma ogni minuto che passa e ogni occasione (tante) che non riesce a concretizzare, sale il nervosismo. Il terreno, ormai zuppo, limita i tecnici. Sarri gioca la carta Ramsey che per poco non segna: sul suo tiro, Turati papereggia come Buffon sul 1-2 di Caputo, ma riesce felinamente a ributtarsi sulla palla sfuggitagli. Stessa azione, stessa papera, esito diverso: un segno del destino, forse. Se uno solo sapesse leggerlo.