TORINO - Prosegue il processo di crescita, continua a piacere l'esperimento di Ramsey trequartista, migliora la fase difensiva (per onestà poco impegnata), spunti molto incoraggianti dagli uomini di maggiore qualità: è un ottimo sabato pomeriggio per la Juventus di Maurizio Sarri alla quale si può imputare solo uno spreco davvero eccessivo di palle gol che restringe il risultato, poco indicativo dell'andamento di una gara sul cui esito non si è mai avuto dubbio e nella quale Buffon festeggia da comparsa il record di presenze con i club: 903 contro le 902 di Paolo Maldini.
JUVE FRIZZANTINA - La disparità di livello fra le due squadre tende a inghiottire il senso tecnico-tattico della partita. Perché la Juventus è lievemente frizzante, sarriana nel possesso palla teso sempre ad attaccare, allegriana nei ritmi non proprio indemoniati. La Spal se ne sta schiacciata nella sua metà campo, creando densità nel mezzo, lì dove la Juventus concentra i suoi sforzi avendo una sola fascia per costruire, quella destra con Cuadrado che parte da dietro. Matuidi, infatti, è tanto volenteroso quanto impacciato nel ruolo di terzino, sarebbe ingeneroso giudicarlo senza tenere conto delle circostanze, anche perché non lesina impegno. Piuttosto è da notare il modo con cui la Juventus attacca: Ramsey smista bene e con eleganza, Cuadrado si rende utile, Ronaldo si allarga molto (non a caso fra i suoi spunti più spettacolari si annoverano due deliziosi cross per Ramsey e Kehdira che entrambi sfiorano il gol). Fin qui nulla di strano, se non che lo spazio in mezzo all'area che viene lasciato da CR7 non viene adeguatamente sfruttato da Dybala che lascia spazio agli inserimenti di Ramsey e Khedira. Il che non è sbagliato, ma l'annosa questione di Dybala lontano dalla porta la deve risolvere anche Dybala stesso, attaccando maggiormente l'area.
PJANIC: E UNO! - Ne esce, comunque, un primo tempo godibile, nel quale la Juventus crea sette occasioni da gol e realizza la rete del vantaggio solo al 44' dopo che Fabio (6'), Ronaldo (8'), Khedira (9'), Ronaldo (19'), Dybala (34'), Ramsey (42'), Pjanic (43') ci erano andati vicini con tanto di miracolo di Berisha (su Ramsey) e salvataggio sulla linea di Vicari (su Pjanic). Il gol è di Pjanic con un tiro da fuori analogo a quello che ha risolto la gara contro il Brescia: Khedira da destra riceve palla da Cuadrado, vede l'accorrere di Pjanic e gli offre un pallone morbido che il bosniaco colpisce al volo e manda in rete (con una leggera deviazione di Valdifiori).
RONALDO: E DUE! - La ripresa viaggia su un copione analogo: la Juventus spreca quattro occasioni pazzesche con Khedira (54'), Dybala (66'), Ronaldo (68' e 74'), prima di cacciare dentro il secondo con un perentorio stacco di testa di CR7 al 74'. L'azione è però un capolavoro di Dybala che ruba palla a centrocampo, innesca l'azione di contropiede sulla sinistra e calibra un cross al laser per la zuccata di Ronaldo.