In una nazione come l’Italia che si ciba di pane e pallone, e che in questo meraviglioso sport ne ha viste di tutti i colori, la recente storia calcistica del Sassuolo rappresenta una favola unica e per di più a lieto fine. Lo sviluppo vorticoso, ma solido, che ha portato in un breve decennio i neroverdi emiliani alla rapidissima scalata dal semiprofessionismo alla massima serie, fino a raggiungere lo scorso anno addirittura l’Europa League, è ovviamente determinato dal felicissimo matrimonio con un imprenditore del calibro di Giorgio Squinzi. La strategia vincente si è avvalsa di due semplici concetti trasformati abilmente in azioni da parte del Patron e dei suoi collaboratori: da un lato la costruzione e il costante rafforzamento della squadra basato soprattutto sull’ingaggio di talenti nostrani; dall’altro lo stadio di proprietà, progetto riuscito perchè basato sulla semplice volontà di possedere un impianto sportivo. Ed ecco che lo stadio Giglio, che è stato il primo stadio in Italia costruito da una società di calcio, la Reggiana, inaugurato il 15 aprile 1995, dopo il fallimento della squadra di Reggio Emilia e la messa all’asta è stato acquistato per 3 milioni e 750mila euro dal Gruppo Mapei che lo ha ristrutturato, modernizzato e reinaugurato nel 2103 rinominandolo “Mapei Stadium - Città del Tricolore”. Solo due anni prima era stato inaugurato lo Juventus stadium, ora Allianz Stadium. Questi due progetti hanno fatto da apripista ed ecco che sono sorti la Dacia Arena dell’Udinese nel 2016 e per ultimo, quest’anno, lo Stadio Atleti Azzurri d’Italia dell’Atalanta. E altre società stanno seguendo lo stesso esempio come il Cagliari, l’Empoli e la Fiorentina. La ricetta da seguire sembra dunque semplice e realizzabile, persino in Italia: basta seguire gli esempi virtuosi di chi ce l’ha fatta ed ecco che ogni serio progetto di nuovo stadio diventerebbe realizzabile per tutte le società di calcio. Prendendo esempio proprio da quelli già realizzati come il Mapei Stadium: un impianto all’avanguardia, che ricalca il modello inglese per garantire al pubblico una perfetta visibilità da tutti i settori. Uno stadio ben collegato con la città grazie al servizio di trasporto pubblico e situato in una zona commercialmente attiva. Il Mapei Stadium inoltre è in continua evoluzione e nel prossimo futuro ha l’ambizioso obiettivo di diventare la casa non solo dei tifosi del Sassuolo ma anche di quelli della Reggiana, oltre a voler essere il punto di riferimento di tutto il movimento calcistico del territorio.