PALERMO - «Faccio l'allenatore e, fino alle 11 del giorno prima, preparavo i fogli sulle palle inattive. Il giorno della partita, io e i miei collaboratori abbiamo parlato ai giocatori individualmente. Sabato mattina c'è stato un confronto fra me e i portieri: ho detto che dubitavo se far giocare l'uno o l'altro, poi c'è stato un confronto aspro e offese gravi. Per questo andrò per la giustizia ordinaria». Davide Ballardini, ai microfoni di Sky sport, rompe il silenzio e parla del famigerato prepartita di Verona-Palermo, l'ultima vissuta sulla panchina dei rosanero. Dopo la vittoria per 1-0, il portiere Stefano Sorrentino era stato durissimo con il tecnico, accusandolo di aver toccato «l'integrità morale della squadra e la sua professionalità». «La squadra ha giocato da sola - aveva detto Sorrentino, negli spogliatoi del Bentegodi - ha vinto, preparando nel migliore dei modi la partita. Chiunque ci sarà dopo Ballardini può contare su uomini veri».
LA SPIEGAZIONE - «C'è stata una situazione con Sorrentino e pochi altri - le parole di Ballardini, a Sky sport - È stato spiacevole. Il presidente Zamparini doveva prendere una decisione e ha preso questa. Si può fare bene o male in una partita, ma non esiste che un professionista giochi contro il proprio allenatore». Ballardini rivela, inoltre, che, dopo il suo esonero, «una ventina di giocatori mi ha mandato messaggi di ringraziamento. Io - sto bene a Palermo - aggiunge - ma, quando uno decide di allenare la squadra rosanero, conosce il carattere di Zamparini. Anche lui mi ha scritto, dichiarandosi dispiaciuto».