TORINO - Per rivedere una Juventus vincente e convincente a livello di gioco e risultati, bisognerà attendere chissà quanto ancora. Perché lo striminzito 1-1 con cui i campioni d’Italia impattano contro il volenteroso Frosinone allo Stadium non è certamente il massimo dello show regalato alla pubblica piazza. Vero, i bianconeri - soprattutto nella ripresa - continuano a distinguersi per il fatto di creare molto e concretizzare pochissimo, tanto è vero che anche stavolta la rete dei padroni di casa nasce da una carambola, non da un’azione limpida. Però, prima o poi, bisognerà che i giocatori capiscano quanto sia fondamentale metterla dentro con maggiore incisività.
CRESCENDO - E ora la distanza dalla vetta sale a -10 dall’Inter che non si ferma più. Ma in fondo alla Juve e ad Allegri interessava di più l’eventuale crescita nello sviluppo del gioco. Già, eventuale, perché la manovra non è ancora fluida come nei desideri del tecnico, malgrado la conferma del 4-3-3 con Neto all’esordio, Lemina confermato in regia al posto di Hernanes e il tridente d’attacco Cuadrado-Zaza-Dybala. I bianconeri si fermano nuovamente allo Stadium, dove in questa stagione hanno raccolto due soli punti tra Udinese, Chievo e Frosinone. Non è bastato il vantaggio firmato dalla punta della Nazionale, al debutto da titolare in bianconero (anzi, in rosa, il colore indossato per l’occasione), deviato da Blanchard in modo tale da spiazzare l’incolpevole Leali. Pogba e Cuadrado hanno provato ad accendere la manovra dei padroni di casa, anche se il palo colpito da Castillo nel primo tempo ha zittito per un attimo lo Stadium. Le traverse del Polpo e di Zaza prima del gol-partita hanno infiammato il tifo di casa, ma senza chiudere la partita il rischio è sempre dietro l’angolo. Ecco perché al 92’ Blanchard, sugli sviluppi di un corner calciato da Soddimo, beffa la difesa juventina e Neto. Juventus-Frosinone finisce 1-1: è una favola, ma solo per i ciociari al primo punto conquistato in Serie A.