Ibrahimovic, Udine nel destino: Maximilian doppietta con il Milan Primavera

L'attaccante classe 2006, figlio di Zlatan, regala la prima vittoria ai rossoneri contro l'Udinese e il papà ne parla in conferenza: "Non è facile..."

"Sono contento per lui". Sicuramente non deve essere facile crescere all'ombra di papà Zlatan. Come portare un cognome tanto pesante e ingombrante per quanto fatto dallo svedese nel calcio. Essere figlio d'arte comporta, spesso e volentieri, un doppio 'lavoro': sul campo per dimostrare il tuo valore (senza pensare ai paragoni) e anche a livello mentale per non pensare troppo alle dicerie della gente. In questo Maximilian ha dimostrato di avere già una certa personalità perché alla prima con la Primavera ha messo a segno una doppietta. "Vuole scrivere la storia e per lui è già migliore di me" ha detto ridendo Ibra durante la Tournée negli USA quando gli è stato chiesto del figlio. Giusto per confermare la personalità del giovane di casa. In ogni caso è troppo presto per parlare di futuro, d'altronde sono soltanto i primi due gol del classe 2006 e il campionato è ancora lungo, ma chi ben comincia...

Ibrahimovic, Maximilian gol e le parole di Zlatan

Il primo da opportunista, il secondo con un tiro dalla distanza con il destro. Sono stati questi due i gol segnati da Ibrahimovic Jr nella prima gara giocata dal Milan Primavera contro l'Udinese. Il risultato finale ha detto 4-0 e ha messo in risalto il lavoro del neo allenatore Federico Guidi, bravissimo a plasmare nuovi talenti e farli crescere nel migliore dei modi. Tornando a Maximilian, però, c'è stata anche un'altra particolarità che è legata in qualche modo anche a papà Zlatan. Perché di padre in figlio non è soltanto una frase gettata a casa nel vento: l'ultimo gol in carriera dello svedese con la maglia del Milan è stato proprio alla Dacia Arena di Udine ed è proprio da qui dove il figlio ha segnato le sue prime reti con la Primavera.

Chiamatelo destino. Chiamatela casualità. O chiamatela come volete, ma è senza dubbio un dato curioso. L'attaccante classe 2006, intanto, si è goduto la prestazione, la vittoria e le parole di papà Zlatan, durante la conferenza di Fofana: “Sta lavorando tanto. Non è facile il mio cognome e avere un papà che ha fatto quello che ha fatto, non è facile. Ma sono contento per lui”. Senza dimenticare la firma del primo contratto da professionista con il Milan Futuro, dove c'è un altro talento, due anni più giovane, a far parlare di sé: Francesco Camarda. I rossoneri guardano al presente, ma intanto gettano le basi per il futuro. 

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