L'esempio di Mbangula e Savona
‹‹I ragazzi che arrivano in prima squadra riconoscono l’importanza del percorso che hanno fatto, basti pensare ad esempio a Savona e Mbangula che sono venuti a Biella a vedere la prima di campionato della Next Gen o a Yildiz che spesso è a Vinovo a vedere le partite della Primavera in cui ancora giocano alcuni dei calciatori che sono stati suoi compagni di squadra›› - ha spiegato Chiellini. Poi è entrato a fondo nel progetto seconda squadra, spiegando quanto sia importante: «La vera novità della Next Gen rispetto a quando non c'era è stata l’aver permesso ai ragazzi uno step nei professionisti rimanendo all’interno del club. Ho cominciato a lavorare in Juventus come responsabile dell'area prestiti nel 2014 e capisco perfettamente tutte le difficoltà che può vivere un ragazzo uscito dal settore giovanile nell’affrontare le prime esperienze in prestito in un altro club. Sono molto contento quindi che altre squadre, come Atalanta e Milan, abbiano intrapreso il nostro stesso percorso. Secondo me adesso è arrivato il momento di uno step successivo: i tempi sono maturi per creare di nuovo una tavola rotonda con le Leghe e imprimere una nuova accelerazione per dare la possibilità ad altri club di creare e di iscrivere la propria seconda squadra non solo in Serie C, dove ogni anno si libera al massimo un posto per il ripescaggio. Allargare la possibilità di iscrizione alla Serie D eliminerebbe molte problematiche strutturali legate agli stadi e darebbe una grandissima visibilità anche a un campionato competitivo in cui, non dimentichiamolo, sono cresciuti calciatori che oggi giocano anche alla Juve, come per esempio Gatti e Cambiaso».
Chiellini contro la riforma in Primavera
‹‹La scorsa stagione abbiamo fatto la scelta di giocare in Primavera con un gruppo molto giovane, praticamente senza fuoriquota. La creazione di un campionato Under 20 ci obbligherà quest’anno ad una gestione condivisa tra Next Gen e U20 dei calciatori nati nel 2005. Personalmente sono contrario a questa riforma che alza l’età media del percorso di settore giovanile di un calciatore e va controcorrente con quello che succede in quasi tutti gli altri paesi europei dove dall’Under 18 si passa direttamente alle seconde squadre›› - ha dichiarato. Poi ha concluso: ‹‹A fine stagione saremo felici se? Saremo – e sottolineo il plurale – contenti se riusciremo a dare continuità al progetto come è stato gestito e pensato negli ultimi anni. L'obiettivo oggi è questo: abbiamo acquisito credibilità e visibilità e anche in questa stagione si stanno vedendo i risultati del lavoro svolto. Chi fa parte della Juventus Next Gen può avere il sogno e l'ambizione di arrivare in Prima Squadra››.
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