«La Germania è una squadra molto forte, strutturata e con una grande tradizione, che ha il giusto mix tra giovani e meno giovani. Saranno due partite difficilissime, ma noi ci giocheremo le nostre chance perché siamo consapevoli di poter far bene». Così Marco Domenichini ha inquadrato la doppia sfida che vedrà impegnata l’Italia a marzo quarti di finale di Nation League. Il vice di Luciano Spalletti ha rappresentato gli azzurri a Nyon in occasione del sorteggio che ha deciso gli accoppiamenti: l’Italia, in conseguenza della sconfitta contro la Francia, non era testa di serie e, evitate Spagna e Portogallo, nell’urna ha pescato la Nazionale di Julian Nagelsmann. Un avversari stoicamente affascinante e suggestivo alle prese con un ricambio generazionale che sta portando frutti interessanti: dopo un ottimo Europeo (eliminati dalla Spagna i quarti di finale in una gara segnata da un clamoroso rigore negato ai tedeschi), i tedeschi sono stati protagonisti di un ottimo girone di Nations League affrontato per la prima volta senza un leader come Tony Kroos. Sarà un test molto interessante, dunque, proprio perché il percorso delle due Nazionali è molto simile e si proietta verso il Mondiale del 2026.
Andata in Italia: Torino si candida
I quarti si giocheranno giovedì 20 marzo in Italia con il ritorno in casa dei tedeschi domenica 23 marzo, appena tre giorni dopo. Le due Federazioni hanno dieci giorni i tempo per comunicare la sede delle due gare, ma già circolano le prime indiscrezioni. In Italia è molto alta la candidatura di Torino dove l’Allianz Stadium gode di ottima fama sia in Germania sia presso i vertici federali. Più distaccate Bologna (che dalla sua può contare sulla vicinanza con Coverciano) e Bari. Paiono fuori concorso invece Roma, Napoli e Milano che ha appena ospitato la partita contro la Francia, ultima sfida del girone. Quanto alla Germania, le candidature più credibili sono quelle di Monaco di Baviera, Dortmund e Berlino. La oppia sfida aprirà le porte per la final four in cui l’Italia sfiderebbe la vincente dei quarti tra Danimarca e Portogallo: semifinali in gara secca il 4 e 5 maggio, finali (nello stesso giorno sia quella per il terzo posto sia la finalissima) domenica 8 giugno, con la Federazione che è pronta a presentare le candidature di Udine e Trieste per ospitare le quattro gare. Ricordiamo che questi impegni si incrociano con il sorteggio per le qualificazioni Mondiali in programma il 13 dicembre a Zurigo: le Nazionali impegnate negli ottavi saranno sostituite da una x e solo le quattro qualificate saranno sicure di essere poi inserite in gironi da quattro squadre e di cominciare così le qualificazioni a settembre, con sorteggi che le vedranno comunque teste di serie nell’urna della Fifa.
Sfida alla Germania
Da oggi, dunque, Spalletti e il suo staff si concentreranno sullo studio della Germania che, a prescindere dalla tradizione favorevole agli azzurri (37 precedenti: 15 vittorie per l’Italia, 13 pareggi e 9 sconfitte) nell’ultima sfida proprio in Nations League ha lasciato profonde ferite: un 5-2 a favore dei tedeschi, ma il punteggio è stato benevolo, nel giugno del 2022 a Mönchengladbach. Situazioni differenti, certo, ma l’attenzione va tenuta alta perché la sconfitta contro la Francia ha confermato come, sebbene il percorso di crescita si sia indubbiamente avviato, l’equilibrio sia indubbiamente sottile. Questa Italia non può ancora permettersi, se mai lo potrà, di affrontare sotto ritmo e senza l’adeguata concentrazione gli avversari di alto livello. Quello di marzo, così, sarà un altro esame di crescita da non fallire.