Un trionfo e non solo per la statistica, visto che l’Italia non vinceva in Francia da 70 anni, ma per la personalità, l’organizzazione e persino la qualità con cui gli azzurri hanno ribaltato la Francia. Che già di suo era uno spauracchio prima di scendere in campo e che in più è passata in vantaggio dopo appena 12 secondi: c’erano tutti i presupposti per una imbarcata devastante. Invece l’Italia, che pure ha sbandato ancora qualche minuto, si è riorganizzata e ha compiuto una straordinaria impresa, perché di questo si tratta, che ha d’un colpo spazzato via la cappa di malumore che opprimeva l’ambiente dopo il bruttissimo Europeo.
Donnarumma 6.5
Gol a parte, ma lì davvero nemmeno Superman…, è sempre attento.
Evidentemente l’inconscio gli ha proposto un flash del devastante Europeo e gli ha letteralmente bloccato i riflessi sul passaggio, giusto e per nulla impegnativo, di Cambiaso. Ingiustificabile, altrimenti, l’assenza di reattività che ha permesso al pur guizzante Barcola di rubargli palla. Reagisce con morale e cresce nella ripresa.
Buona lettura degli inserimenti, cerca di anticipare Olise. Accorcia sempre bene anche sulla tre quarti francese. Nella ripresa è sontuoso finché una botta al polpaccio lo mette ko. Buongiorno (26’ st) 6.
L’arma in più degli azzurri, là sulla destra. Conferma l’intelligenza nelle scelte: va in profondità quando serve o rientra per cambiare l’azione come quando innesca lo scambio che porta al pareggio.
Sciupa dopo solo sei minuti l’occasione del pari mandando di testa sulla traversa. Gli fa bene l’intervallo perché ritrova la grinta e lo sprint per realizzare il secondo gol, bellissimo.
All’esordio in azzurro gioca una gara da veterano senza patire la minima emozione. Anzi, prende in mano il gioco dell’Italia nel momento più difficile. Sì, il futuro azzurro può essere suo.
Si piazza intelligentemente tra i due centrali di centrocampo francesi e distribuisce bene il pallone del raddoppio. Poi è geniale nel controllo per il terzo gol.
Evidentemente l’inconscio gli ha proposto un flash del devastante Europeo e gli ha letteralmente bloccato i riflessi sul passaggio, giusto e per nulla impegnativo, di Cambiaso. Ingiustificabile, altrimenti, l’assenza di reattività che ha permesso al pur guizzante Barcola di rubargli palla. Reagisce con morale e cresce nella ripresa.