Battendo lo Sheffield United, con una rimonta pazzesca (Richarlison al 98' e Kulusevski al 100'), Ange Postecoglou, il primo australiano ad allenare in Premier, 58 anni, ex bancario che, come Sarri, trentacinque anni fa mollò lo sportello per la panchina, ha firmato la migliore partenza degli Spurs dal 1965. Siamo soltanto alla quinta giornata e gli Speroni sono partiti con il piede sull'acceleratore: 13 punti su 15, solo cinque gol, subiti e due partite senza incassarne uno grazie a Guglielmo Vicario, 26 anni, che ha rapidamente messo in fuga gli odiatori seriali e i consigli da tastiera. Quelli che avevano storto il naso quando il Tottenham ne aveva annunciato l'ingaggio, anziché puntare su Raya, il portiere del Brentford che costava il doppio rispetto all'ex empolese, pagato 20 milioni di euro.
È così felice, Guglielmo, per la nuova esperienza appena cominciata, da postare durante la sosta un sentito messaggio ai nuovi tifosi, ringraziandoli per l'accoglienza ricevuta. Qui, però, non si parla del Vicario inglese., Qui si ritorna sul Vicario (nomen omen) di Donnarumma in Nazionale che, pur non giocando contro l'Ucraina, ha fatto la migliore parata a San Siro della sua carriera. A gara appena finita, Guglielmo è stato il primo a correre da Gigio per congratularsi con lui, abbracciandolo forte e rincuorandolo, prima che su di loro piombassero gli altri azzurri. Con quel gesto, lo Spur ha confermato di essere una gran bella persona, oltre che un grande portiere. Ha compreso il momento difficile vissuto dal compagno, tempestato di critiche dopo l'errore di Skopje.
Sapeva, Vicario, che, essendo stato confermato da Spalletti, Donnarumma sarebbe dovuto passare sotto le forche caudine di San Siro dove una parte del pubblico, di fede milanista, non gli ha ancora perdonato ciò che accadde nell'estate del 2021, quando l'ex sedicenne lanciato in prima squadra da MIhajlovic, passò al Psg fra roventi polemiche. Ai 'fischi indegni' (cit. Frattesi), Vicario ha risposto con un gesto di sensibilità pari alla generosità d'animo. Non è la prima volta, ne ha fatti anche fuori dal campo. Come quando, allo scoppio della guerra in Ucraina, ha accolto in casa sua, a Udine, la signora Hanna e suo figlio Milan, 11 anni, scampati al conflitto. Il marito di Hanna, invece, è andato in prima linea. Intervistato da The Athletic, Vicario ha raccontato: "Milan,è il mio fratellino. Quando ritorno a Udine per riabbracciare la mia famiglia, passo un po’ di tempo con lui. E’ bravo. Sta andando a scuola, impara l’italiano. Spero stia bene perché in Ucraina la situazione non è così buona, a causa della guerra. I miei ed io cerchiamo di dare un sorriso a queste persone». L'azzurro collabora con Telethon e sostiene la raccolta fondi in favore dei bambini ammalati e dei disabili'. Ha detto una volta Buffon: "Se non vuoi essere come gli altri, fai in modo che altri vogliano essere come te". Well done, Vicario.