L'Italia di Spalletti nasce sull'asse Lazio-Inter-Napoli-Roma

Quattro i blocchi su cui si imperniano le prime 29 convocazioni del nuovo ct, con la novità assoluta della prima chiamata per Casale

Cinque laziali (Provedel; Casale, alla prima convocazione; Romagnoli, Immobile e Zaccagni); cinque interisti (Bastoni, Darmian, Di Marco, Barella, Frattesi); quattro napoletani (Meret, Di Lorenzo, Politano e Raspadori); quattro romanisti (Mancini, Pellegrini, Spinazzola, Cristante); due juventini (Locatelli e Chiesa); un atalantino (Scalvini); un fiorentino (Biraghi); un genoano (Retegui); un monzese (Pessina); cinque azzurri che giocano all'estero: uno in Francia (Donnarumma, Psg) e quattro che giocano Oltremanica di cui tre in Premier (Vicario, Tottenham; Tonali, Newcastle; Zaniolo (Aston Villa) e uno in Championship (Gnonto, Leeds). Esclusi dalla lista: Acerbi, Bonucci, Jorginho e Verratti.

Italia, le convocazioni di Spalletti

Di questi, solo l'interista, frenato dai postumi di un infortunio, riguadagnerà la convocazione non appena sarà ritornato al cento per cento della condizione. Per gli altri tre campioni d'Europa, invece, la nuova Italia spallettiana rischia di tenere la porta chiusa a tempo indeterminato, mentre per Scamacca che nell'Atalanta ha collezionato due presenze parziali nelle prime due giornate di campionato, dipende solo da Scamacca: tanto più giocherà e segnerà con Gasperini quanto più ritroverà la maglia azzurra. La Nazionale di Spalletti riparte con una novità assoluta (Casale) e quattro blocchi: laziale, interista, napoletano e romanista. Nessun milanista, ma era scontato, considerata la preponderanza straniera nelle fila rossonere dove l'unico italiano ieri sera in campo nella formazione iniziale a Roma è stato il solo Calabria (7 presenze, l'ultima il 14 giugno 2022, a Moenchengladbach, contro la Germania).

Napoli-Lazio, invece, nella terza di campionato conterà addirittura nove azzurri. Spalletti è perfettamente consapevole delle difficoltà che l'attendono il 9 (Macedonia del Nord a Skopje) e il 12 settembre (Ucraina, a Milano) e si affida a chi, a vario titolo, la Nazionale la conosce già, per gli esperimenti ci sarà tempo. Anche per questo, la prima tornata di convocazioni registra il solo nuovo ingresso di Casale. Mai come ora, per gli azzurri conta solo vincere sia l'una sia l'altra partita. Da domenica sera a Coverciano, studieranno come.

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