Mancini, capolavoro assoluto

Mancini, capolavoro assoluto© Marco Canoniero

Il successo di Sarajevo conferma quanto assoluto sia il capolavoro azzurro di Mancini, con Evani suo degno prosecutore nelle ultime tre vittoriose uscite. Bisogna dare i numeri per comprendere cosa significhi la qualificazione alla fase finale della Nations League che Torino e Milano ospiteranno nell’ottobre 2021, il secondo traguardo tagliato dal ct dopo lo spettacolare atterraggio nella fase finale degli Europei: l’imbattibilità dell’Italia dura da 800 giorni; le partite utili consecutive sono salite a 22, fra ufficiali e amichevoli (18 vittorie e 4 pareggi); Mancini è il miglior selezionatore degli ultimi 53 anni nelle prime 27 gare disputate sotto la sua gestione, che brilla anche per il nuovo record di 11 vittorie di fila della Nazionale.

E tutto questo, con venti giocatori assenti causa positività al Covid e infortuni di varia entità. Ancora più corroboranti sono il gioco spettacolare e di alto livello; la mentalità offensiva; il salto di qualità di Belotti, Jorginho e Insigne; lo spirito di un gruppo mai così felice di stare insieme, se soltanto si ricordano le facce smarrite e rabbiose dell’orripilante notte di San Siro, addì 13 novembre 2017, quando un buio pesto calò sull’ignava squadra abborracciata da Ventura. Temevamo che la nottata non passasse mai. Poi è arrivato Mancini.

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