MILANO - Finisce pari, come agli Europei nei 90 minuti. Solo che poi in Francia c'erano stati i supplementari e la lunghissima sequenza di rigori, che alla fine ci era costata l'eliminazione. Stavolta era solo un'amichevole, anche se Italia-Germania non sarà mai un'amichevole. Non ci sono vincitori dalla sfida di San Siro, l'Italia ci è andata più vicina centrando un palo con Belotti nella ripresa. Un tempo a testa: bene la Germania nei primi 45 minuti, nella ripresa invece hanno giocato meglio gli Azzurri. In tribuna tanti vip, tra cui Balotelli, Van Basten e Trapattoni.
PARI SENZA GOL - Dopo aver segnato otto gol al San Marino, con tante polemiche, la Germania non riesce a farne neanche uno all'Italia. Solo che nemmeno gli Azzurri, dopo i quattro rifilati al Liechtenstein, riescono a segnare. Alla fine il bilancio di Ventura nei primi tre mesi è positivo: tre vittorie, due pareggi e un solo ko contro la Francia al debutto. Certo, battere la Germania gli sarebbe piaciuto e ci sarebbe anche riuscito se il palo non avesse fermato Belotti.
SI TORNA AL 3-4-3 - Dopo il debutto a Vaduz contro il Liechtenstein, Ventura abbandona il 4-2-4 e si affida al 3-4-3: il tridente in attacco è formato da Eder, Belotti e Immobile. In difesa Bonucci al centro con i giovani Rugani e Romagnoli accanto. Darmian e Zappacosta sulle fasce sono chiamati ad andare avanti con prudenza e fornire copertura alla difesa. Löw schiera una Germania con tante seconde linee. In attacco Muller è supportato da Gündogan e Goretzka. Nel primo tempo si vede un po' di più la Germania, ma l'Italia è brava a chiudere gli spazi. Al 12' Buffon si fa trovare pronto su un tiro non irresistibile di Goretzka. Il primo guizzo azzurro arriva al 25' quando De Rossi innesca Immobile con un lancio millimetrico, ma l'attaccante della Lazio conclude male. È questo il copione del match nei primi 45 minuti: i tedeschi fanno il gioco, l'Italia aspetta e cerca di sorprendere con i lanci di De Rossi. Al 44' Zappacosta in scivolata salva il risultato su un tiro a botta sicuro di Müller.
DONNARUMMA E BUFFON - All'inizio del secondo tempo Donnarumma (prima a San Siro con la maglia dell'Italia) dà il cambio a Buffon, che festeggia il record europeo di 167 presenze con la maglia della nazionale: eguagliato Casillas. L'avvicendamento che, secondo le ultime notizie di mercato potrebbe riproporsi anche in casa Juventus in un futuro non troppo lontano. L'Italia è decisamente più coraggiosa e spavalda, e costringe la Germania sulla difensiva. I tedeschi passano al 62' con Volland, entrato da poco, ma l'arbitro annulla per un fuorigioco millimetrico.
PALO BELOTTI - De Rossi cerca sempre la verticalizzazione improvvisa e trova un buon feeling soprattutto con Immobile. Al 68' Bernardeschi entra al posto di Eder e dopo due minuti spreca la più grossa chance per gli Azzurri, calciando centrale da ottima posizione, su assist di Immobile. L'Italia insiste e all'82' sfiora il vantaggio, che sarebbe stato meritato, centrando un palo con un gran diagonale di Belotti. Nel finale entra Zaza, al posto di Belotti, per cercare di scacciare i fantasmi del rigore calciato malissimo agli Europei. Conte lo aveva fatto entrare solo per calciare dal dischetto, Ventura gli concede una manciata di minuti. Nel finale però, è la Germania ad attaccare di più, anche se non crea problemi a Donnarumma.