Golden Boy 2024, Yildiz e Mbangula in finale! Conceicao e il consiglio Juve

L'evento presso l'affascinante Casina Poste, in Lungotevere Flaminio: tra gli ospiti il dirigente del Monaco Thiago Scuro e l'ex allenatore del Porto e padre di Francisco

L’annuncio della lista dei finalisti per il Golden Boy - come ormai è consuetudine - è stata occasione per parlare di talenti, di settori giovanili, di eccellenze, di dinamiche nazionali e internazionali grazie alle quali piccoli potenziali campioni possono riuscire ad arrivare a esprimersi ai massimi livelli. Grazie alle loro doti, certo, ma anche grazie al lavoro e agli investimenti dei club più attenti e dei dirigenti più lungimiranti, degli scout più preparati. Tra gli importanti e competenti ospiti e addetti ai lavori presenti questa sera a Roma presso l'affascinante Casina Poste, in Lungotevere Flaminio, figurano il direttore sportivo e amministratore delegato del Monaco, Thiago Scuro, e Sergio Conceiçao, che dal 2017 allo scorso giugno ha allenato il Porto.

Argomenti e spunti di riflessione non sono mancati considerando che se il Monaco è ora primo in classifica in Ligue1 è proprio grazie all'intelligente e mirato lavoro di Scuro. Mentre il Porto è indubbiamente uno dei più noti esempi di società in grado di scovare e lanciare fenomeni poi contesi dagli altri top club a suon di aste milionarie. Conceiçao, come pochi altri, è stato in grado di raccontarci il modello Porto - la rete scouting, le strategie interne al club, lo stretto rapporto di collaborazione tra lo staff tecnico della prima squadra e gli allenatori delle giovanili - nonché di confrontarlo anche con la realtà del calcio italiano che lui ben conosce in quanto ex giocatore di Lazio, Parma e Inter (tra il 1998 e il 2004).

Golden Boy 2024, i 25 finalisti: LA CRONACA DELL'EVENTO

18.55 LA TOP TEN, TRA MANCHESTER, PARIGI E BARCELLONA
Hato
dell'Ajax, Mainoo e Garnacho del Manchester United, Pavlovic del Bayern, Lewis e Savio del Manchester City, Cubarsi e Yamal del Barcellona, Neves e Zaire-Emery del Psg i dieci nomi, con il talento della Spagna e dei blaugrana favoritissimo. Adesso i 25 giocatori saranno al vaglio dei 50 giornalisti esperti di calcio internazionale che decideranno a chi andrà l'ambitissimo premio internazionale. Cinque nomi, al primo 10 punti, poi 7, 5, 3, 1 punti.

18.45 I PRIMI NOMI, DA OMORODION A YILDIZ
Omorodion
del Porto, Gloukh del Salisburgo, Doué del Psg, Tel del Bayern e Guler del Real Madrid i primi nomi ufficiali. "Omorodion pazzesco, sembra Weah, dato via dall'Atletico al Porto per fare spazio a Julian Alvarez...", il commento di Franchi. Arrivano anche Wharton del Crystal Palace, Mosquera del Valenciua, Bynoe-Gittens del Dortmund, Yoro del Manchester United e Yildiz della Juventus. Mauro: "Non ci sono giocatori italiani. Due juventini, con Kayode 23° che esce dalla lista dei finalisti. Non abbiamo atleti di questo livello in Italia, questo è un problema".

18.40 LE CINQUE WILD CARD: C'E' MBANGULA
Odobert del Tottenham, Ben Seghir del Monaco, Schjelderup del Benfica, Endrick del Real Madrid e Mbangula della Juventus sono le cinque wild card dell'European Golden Boy.

18.35 MASSIMO MAURO E LA FONDAZIONE CON VIALLI
Sul palco il vicepresidente della Fondazione Vialli e Mauro insieme a Massimo Franchi, creatore del Golden Boy. "Insieme con Gianluca, che era il presidente, abbiamo portato questa fondazione al 23esimo anno di età, per lottare contro la SLA, volevo annunciare la collaborazione con questo premio per diventare squadra contro la malattia e finanziare la ricerca"

18.25 THIAGO SCURO E L'ESEMPIO MONACO
Primo in Ligue 1, a contendere il titolo al Psg degli sceicchi, è il Monaco del ds Thiago Scuro. "La Premier League prende giocatori troppo giovani e non li forma. A Monaco facciamo tutta la formazione, e se prendiamo un giocatore che va ancora formato passano prima dalla seconda squadra. La Francia oggi è il mercato migliore, abbiamo un dipartimento scouting che lavora solo specificatamente su questa nazione a differenza delle altre".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sergio Conceicao: "Ho detto a mio figlio vai alla Juve"

18.15 CONCEICAO SU FRANCISCO: "GLI HO CONSIGLIATO VAI ALLA JUVE"
"Esperienze all'estero importanti? Sì, per crescere soprattutto, anche se magari non giochi. Per esempio Francisco, che è qua alla Juve, è stato all'Ajax un anno e non ha giocato tanto ma ha capito tante cose, è uscito di casa, fare sacrifici, farti da mangiare da solo, è importante per farti capire certe cose essenziali nel calcio e nella vita". Come si allena un figlio? "Io ho allenato sia Francisco Conceicao che Rodrigo, che ora gioca in Svizzera, io devo essere giusto, Francisco non ha giocato per sei mesi con me a Porto, avevo bisogno di continuità, movimento, corsa, organizzazione sono le cose più importanti di avere la palla tra i piedi. Lui aveva bisogno di mettere dentro questa consapevolezza, per arrivare a giocare in Europa, in Champions League. C'erano due-tre squadre grandissime dove poteva andare, io gli ho consigliato di venire in Italia a un grandissimo club mondiale come la Juventus, con tutto il rispetto e l'amore che provo per la Lazio, sapevo che se lui prendeva il controllo della situazione e non trovava scuse, nessuna scusa, qua si mangia bene, si sta da dio, paese meraviglioso l'Italia, Thiago Motta ha fatto un lavoro fantastico, se avesse messo umiltà e avesse chiesto a se stesso cosa dovesse fare, allora sarebbe stato sulla strada giusta".

"Francisco deve crescere ancora in questo": parla Conceicao

18 ANCORA CONCEICAO: L'ESEMPIO MILITAO
Arrivato al Porto per 7 milioni di euro, venduto al Real Madrid per 50 milioni di euro dopo una sola stagione: 47 presenze e 5 gol per il difensore arrivato diciannovenne. "Ma questo vuol dire che il presidente del Porto sapeva vendere!", scherza Conceicao, che poi racconta, "Non aveva la minima nozione tattica, tecnicamente era fortissimo e fisicamente un mostro, ma non aveva idea di cosa fare né dentro né fuori dal campo. Abbiamo dovuto fare un lavoro specifico per portarlo dopo un anno a diventare un affare. Gli facevamo vedere sul video e poi sul campo, sempre, lo spazio è lo spazio, allenamenti con linea difensiva compatta, corta, momenti di zona e momenti di pressing, aggressivo, quando ha capito da giocatore intelligente ha fatto il salto di qualità. Se poi nel weekend andava a ballare il samba e a mangiare la picanha poi non ci arrivi a giocare al Real Madrid. E sono sei anni che è lì eh.."Ma senti ancora chi hai lanciato? Certo, alcuni sì altri meno, i rapporti sono diversi, per esempio con Casillas bel rapporto, ci siamo visti per ore a Madrid quando abbiamo giocato lì col Porto, mi ricordo ad esempio che nelle pause nazionali sfruttavo le assenze dei veterani per far allenare i ragazzi con chi restava, Casillas non si allenava bene, lo tenni in panchina e in Champions feci esordire Jose Sa, era furioso con me e io con lui...Le seconde squadre? Sono importantissime, ti preparano al calcio vero".

17.45 CONCEICAO, CHE VUOL DIRE ALLENARE IL TALENTO
Il momento di Sergio Conceiçao è arrivato, e con lui il ricordo di Eriksson e di quella Lazio dei sogni: "Io, Mancini, Veron, Salas, Vieri...Tutti caratterini...non me lo ricordo mai arrabbiato, al massimo diventava un po' rosso, ma sempre molto gentile, sapevamo che avevamo una persona che sapesse gestire il nostro carattere e portarci alla vittoria, persona fantastica. Mi emoziona ricordarlo". Dopo il doveroso ricordo viene spiegato anche il motivo per il quale il suo intervento è stato intitolato Allenare il talento, il suo lavoro come allenatore dall'Olhanense nel 2012/2013 fino al Porto nel 2024 ha creato valore per i club dove ha allenato per quasi 500 milioni di euro, oltre a portare decine di giocatori a esordire in Champions e Europa League e in 13 anche a vestire la maglia della nazionale. "Lavorare ai massimi livelli significa dover lavorare tantissimo, su aspetti che magari non sono quelli tecnici, per riuscire ad arrivare ad avere successo. Il giovane deve capire qual è il modo giusto di stare nel calcio moderno, quello che fai fuori dal campo conta tantissimo. Da allenatore del Porto guardavo gli U17, gli U19, la Squadra B, e si è arrivati a creare giocatori da nazionale, per non parlare di quelli che arrivano da altri continenti e gli si deve spiegare che il calcio in Europa è diverso....Io conosco ad esempio tutto dei miei giocatori, anche il piatto preferito, avere tutti questi dettagli fa la differenza. Quanto dormono, quanto non dormono, cosa mangiano, che famiglia hanno... Bisogna essere esigenti con se stessi, rigorosi, c'è tanto lavoro che non si vede. Devi avere passione, l'unica cosa che ti fa accettare tutti i sacrifici".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Golden Girls, c'è una Juve. I 25 nomi, la scelta. Gli ospiti

17.35 SONCIN PRESENTA LE 10 GOLDEN GIRLS
Golden Boy, ma anche Golden Girl: Andrea Soncin, il ct della Nazionale femminile - recentemente qualificatasi al prossimo Europeo in Svizzera la prossima estate - sale sul palco per presentare le dieci calciatrici che si contenderanno il premio. Spiccano per il nostro calcio Eva Schatzer della Juventus e Giulia Dragoni, di proprietà del Barcellona in prestito quest'anno alla Roma, entrambe convocate dal nostro ct. Un pronostico sul podio lo fa proprio Soncin: "L'olandese Wieke Kaptein del Chelsea e la spagnola Vicky Lopez del Barcellona sono due profili di altissimo livello e favorite, metto al terzo posto le due italiane. Ma anhe Freya Godfrey dell'Arsenal, Zara Kramzar del Como ma di proprietà della Roma, Ana Guzman del Bayern, tutte grandi giocatrici. Il calcio femminile sta crescendo in Italia, anche se nel nostro paese è dura a morire l'abitudine a considerarlo di livello inferiore, ma siamo sulla strada buona".

17.30 I VENTICINQUE MIGLIORI U21 D'EUROPA
I primi venti del Football Benchmark Index, le cinque wild card Poste Italiane per aggiungere il tocco e la sensibilità umana all'oggettività e alla concretezza dei dati che costituiscono l'algoritmo creato per formare la prestigiosa graduatoria: ecco come sono scelti i nomi che si contenderanno il premio.

ORE 17: SI ALZA IL SIPARIO
Nell'affascinante sede della Casina Poste, suggestivo scenario sulle rive del Tevere, ha inizio l'evento di presentazione della lista dei finalisti dell'European Golden Boy edizione 2024. Sul palco il Direttore di Tuttosport Guido Vaciago e la giornalista di Sky Sport Federica Lodi. Ospiti d'onore della serata i sopracitati Thiago Scuro ds e ad del Monaco e Sergio Conceiçao, indimenticato centrocampista di Lazio, Parma e Inter negli anni d'oro del calcio italiano e padre di Francisco, attaccante della Juventus. Tra i presenti anche Federico Cherubini, ex dirigente della Juventus, l'agente Silvio Pagliari, il ct della nazionale femminile Andrea Soncin e tanti altri personaggi del mondo del calcio e dello sport. Sul palco salirà anche Massimo Mauro, in veste di portavoce della Fondazione Vialli e Mauro per la ricerca sulla SLA.

Golden Boy 2024: Omorodion, Endrick, Yildiz, i gioielli a caccia di Yamal

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’annuncio della lista dei finalisti per il Golden Boy - come ormai è consuetudine - è stata occasione per parlare di talenti, di settori giovanili, di eccellenze, di dinamiche nazionali e internazionali grazie alle quali piccoli potenziali campioni possono riuscire ad arrivare a esprimersi ai massimi livelli. Grazie alle loro doti, certo, ma anche grazie al lavoro e agli investimenti dei club più attenti e dei dirigenti più lungimiranti, degli scout più preparati. Tra gli importanti e competenti ospiti e addetti ai lavori presenti questa sera a Roma presso l'affascinante Casina Poste, in Lungotevere Flaminio, figurano il direttore sportivo e amministratore delegato del Monaco, Thiago Scuro, e Sergio Conceiçao, che dal 2017 allo scorso giugno ha allenato il Porto.

Argomenti e spunti di riflessione non sono mancati considerando che se il Monaco è ora primo in classifica in Ligue1 è proprio grazie all'intelligente e mirato lavoro di Scuro. Mentre il Porto è indubbiamente uno dei più noti esempi di società in grado di scovare e lanciare fenomeni poi contesi dagli altri top club a suon di aste milionarie. Conceiçao, come pochi altri, è stato in grado di raccontarci il modello Porto - la rete scouting, le strategie interne al club, lo stretto rapporto di collaborazione tra lo staff tecnico della prima squadra e gli allenatori delle giovanili - nonché di confrontarlo anche con la realtà del calcio italiano che lui ben conosce in quanto ex giocatore di Lazio, Parma e Inter (tra il 1998 e il 2004).

Golden Boy 2024, i 25 finalisti: LA CRONACA DELL'EVENTO

18.55 LA TOP TEN, TRA MANCHESTER, PARIGI E BARCELLONA
Hato
dell'Ajax, Mainoo e Garnacho del Manchester United, Pavlovic del Bayern, Lewis e Savio del Manchester City, Cubarsi e Yamal del Barcellona, Neves e Zaire-Emery del Psg i dieci nomi, con il talento della Spagna e dei blaugrana favoritissimo. Adesso i 25 giocatori saranno al vaglio dei 50 giornalisti esperti di calcio internazionale che decideranno a chi andrà l'ambitissimo premio internazionale. Cinque nomi, al primo 10 punti, poi 7, 5, 3, 1 punti.

18.45 I PRIMI NOMI, DA OMORODION A YILDIZ
Omorodion
del Porto, Gloukh del Salisburgo, Doué del Psg, Tel del Bayern e Guler del Real Madrid i primi nomi ufficiali. "Omorodion pazzesco, sembra Weah, dato via dall'Atletico al Porto per fare spazio a Julian Alvarez...", il commento di Franchi. Arrivano anche Wharton del Crystal Palace, Mosquera del Valenciua, Bynoe-Gittens del Dortmund, Yoro del Manchester United e Yildiz della Juventus. Mauro: "Non ci sono giocatori italiani. Due juventini, con Kayode 23° che esce dalla lista dei finalisti. Non abbiamo atleti di questo livello in Italia, questo è un problema".

18.40 LE CINQUE WILD CARD: C'E' MBANGULA
Odobert del Tottenham, Ben Seghir del Monaco, Schjelderup del Benfica, Endrick del Real Madrid e Mbangula della Juventus sono le cinque wild card dell'European Golden Boy.

18.35 MASSIMO MAURO E LA FONDAZIONE CON VIALLI
Sul palco il vicepresidente della Fondazione Vialli e Mauro insieme a Massimo Franchi, creatore del Golden Boy. "Insieme con Gianluca, che era il presidente, abbiamo portato questa fondazione al 23esimo anno di età, per lottare contro la SLA, volevo annunciare la collaborazione con questo premio per diventare squadra contro la malattia e finanziare la ricerca"

18.25 THIAGO SCURO E L'ESEMPIO MONACO
Primo in Ligue 1, a contendere il titolo al Psg degli sceicchi, è il Monaco del ds Thiago Scuro. "La Premier League prende giocatori troppo giovani e non li forma. A Monaco facciamo tutta la formazione, e se prendiamo un giocatore che va ancora formato passano prima dalla seconda squadra. La Francia oggi è il mercato migliore, abbiamo un dipartimento scouting che lavora solo specificatamente su questa nazione a differenza delle altre".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...