Il pomeriggio nel cuore della Mole e di quella meraviglia torinese che risponde al nome di Museo del Cinema, a presentare il Golden Boy al mondo e ad emozionarsi per Scirea, grazie a Federico Buffa e al capolavoro di Sky, in onda durante i giorni di Natale. La sera, alle Ogr, straordinario luogo della memoria e del futuro che onora il capoluogo piemontese, per festeggiare De Ligt, il Golden Boy 2018, Cutrone, Kluivert, Benedetta Glionna, la nostra prima Golden Girl e Mendes, protagonisti di un evento che ha riportato Torino al centro dell’attenzione calcistica internazionale. Qui sta il punto: nato quindici anni fa, grazie alla felice intuizione di Massimo Franchi, ieri sera, per la prima volta, il teatro della cerimonia di consegna è stato la città in cui Tuttosport ha visto la luce il 30 luglio 1945. Torinese, piemontese, nazionale, grazie al Golden Boy il nostro giornale ha esaltato il talento di alcuni fra i giocatori diventati superstar del football mondiale
. L’alto profilo della giuria internazionale, la qualità assoluta dei premiati, la qualificata platea che li ha festeggiati, a cominciare dal capo dello sport italiano, Giovanni Malagò: tutto ha concorso a rendere unica la sedicesima edizione di un premio che, non casualmente, è stato celebrato nel giorno in cui Torino ha onorato Gaetano Scirea. La felicità di De Ligt e del battaglione di Lancieri che l’ha accompagnato da Amsterdam, insieme con l’orgoglio dell’Ajax il cui post su Instagram è diventato virale sin da ieri mattina, onorano Tuttosport e il Golden Boy. Che a Matthijs porteranno fortuna come l’hanno portata a Mbappé, trionfatore un anno fa e campione del mondo sei mesi più tardi in Russia. Golden Boy, basta la parola.