Nel fresco tormentone estivo legato ad Hakan Calhanoglu almeno due tra gli invitati al tavolo potrebbero bluffare, mentre l’Inter - forte di un contratto regolarmente firmato fino al 2027 e dell’incedibilità del giocatore - intende dare le carte. Oltre al turco e ai nerazzurri, al tavolo siede pure il Bayern Monaco che, oltre a parlare con Gordon Stipic, agente di Calhanoglu, sta trattando il portoghese Palhinha con il Fulham che - fanno sapere in Germania - sarebbe la prima scelta per il ruolo in regia. Il giocatore, dal canto suo, fino alla partenza per gli Europei non aveva dato pensieri all’Inter e a Inzaghi, con cui peraltro si era sentito per un saluto ed era apparso tranquillo nonché concentrato sulla campagna con la propria nazionale. Ora gli scenari, in base ai segnali di fumo che arrivano dal forte turco in Germania, sarebbero cambiati: Calhanoglu starebbe flirtando con il Bayern ma, contemporaneamente, avrebbe pure fatto sapere di stare benone a Milano, una mossa propedeutica per chiedere un ulteriore prolungamento al contratto, con annesso adeguamento. Ipotesi che l’Inter, ça va sans dire, non intende prendere in considerazione, alla luce del fatto che il rinnovo è stato firmato soltanto l’anno scorso e l’accordo scadrà quando il turco avrà già compiuto 33 anni. Non è dato a sapersi quale sarà l’epilogo della vicenda, certo è che, a meno che Calhanoglu non si affretti a fare chiarezza su quanto sta accadendo, il rischio è che si possa incrinare l’idillio tra l’ex milanista e la tifoseria nerazzurra che l’ha adottato fin dal giorno in cui Piero Ausilio lo prese per sostituire Christian Eriksen.
La prospettiva del fondo
L’Inter, anche se - come sottolineato - di mezzo c’è pure Palhinha, si aspetta che il Bayern faccia l’offerta per Calhanoglu. Tra i due club i rapporti sono ottimi (un’estate fa da Monaco sono arrivati all’Inter Sommer e Pavard) ma questo non vuol dire che l’Inter farà sconti per Calhanoglu. Perché, come sottolineato, per Simone Inzaghi il turco è architrave dell’Inter e perché, di riflesso, una sua cessione aprirebbe una voragine in mezzo al campo. Difficile pensare che possa essere considerata da Marotta e Ausilio un’offerta inferiore ai 60 milioni. L’ultima parola però spetterà a Oaktree e qui risiede un’altra incognita nella vicenda: perché da un lato c’è la volontà di fare muro da parte di chi governa l’area tecnica, dall’altra potrebbero esserci ragionamenti fatti su parametri differenti, quali l’età del giocatore (che ha passato i 30), il fatto che è arrivato a zero (quindi una sua cessione genererà una maxi-plusvalenza) e la certezza che con un solo sacrificio - peraltro grandissimo - potrebbero essere sistemati i conti. Questo vuol dire che non ci sarebbe da scandalizzarsi se, al di là di quanto trapelato in questi giorni, alla fine venisse accettata un’offerta anche inferiore a “quota 60”. Di certo però c’è un’altra cosa: il tormentone non porterà al rinnovo del contratto a Calhanoglu: se la sua ambizione è quella di prendere 8 milioni, quelli può garantirglieli soltanto il Bayern Monaco.