Morata, Ibra in pressing. E a Milanello spunta la novità anti-spionaggio…

Telefonate continue con l’attaccante spagnolo che si è ormai convinto a lasciare l’Atletico Madrid anche per le polemiche nei suoi confronti

MILANO - Con l’Europeo che volge al termine, il Milan si prepara a stringere verso gli obiettivi primari del suo mercato e lo fa in un Milanello blindato. Zlatan Ibrahimovic, infatti, da lunedì è sempre presente al centro sportivo rossonero per seguire i primi allenamenti di Paulo Fonseca e, insieme al resto del club, ha scelto di proteggere maggiormente il lavoro del tecnico portoghese. Intorno alla recinzione esterna di Milanello, in particolare vicino ai campi, è stata costruita un’impalcatura di circa 3 metri alla quale verranno poi applicati dei teloni per oscurare quanto avverrà all’interno. Ibrahimovic nel ’08-09 era all’Inter quando Josè Mourinho fece una cosa simile alle Pinetina di Appiano Gentile per isolare le sue sedute da occhi indiscreti. Zlatan, che si definisce uno della vecchia scuola, non ha evidentemente dimenticato uno dei “trucchetti” di uno suoi maestri. E sempre Ibra sta usando la sua influenza per cercare di convincere i giocatori a sposare il progetto rossonero.

Il Milan vuole Alvaro Morata

Lo svedese lo sta facendo in particolare con Alvaro Morata. Diverse le telefonate partite dal cellulare di Ibra verso la Germania per scalfire il muro di Morata che fino a una decina di giorni fa sembrava deciso a rimanere all’Atletico Madrid. Poi, il corteggiamento del Milan, unito alle solite pesanti polemiche che accompagnano la carriera del centravanti nella sua Spagna, hanno cambiato le carte in tavola. E ora Morata sembra deciso a tornare in Italia: non alla Juventus, che aveva pensato a lui come vice Vlahovic, non alla Roma, che ha fatto un sondaggio, né all’Inter che lo aveva cercato nell’estate 2023. La destinazione sarà il Milan, dove ad attenderlo ci sarà la maglia numero 9 di Giroud. Morata non ha ancora sciolto le riserve, lo farà da lunedì o, se la Spagna vincerà l’Europeo, magari da martedì dopo i festeggiamenti. Il Milan confida di averlo convinto con un contratto da quattro stagioni (o tre più uno) a 5 milioni complessivi d’ingaggio. Il cartellino costerà 13 milioni, ovvero il valore della clausola. Morata ha quindi sorpassato tutti i contendenti dopo la decisione di dire addio a Zirkzee. L’esperienza in Italia, l’abilità a giocare in spazi stretti e per la squadra e una capacità realizzativa comunque buona - la stagione ’23-24 è stata la migliore della sua carriera con 21 gol -, hanno fatto convergere su di lui tutti i “sì” del club rossonero.

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Milan a caccia di un terzino destro e un mediano

Morata dunque il colpo in attacco - non è detto che resti l'unico con Depay o Abraham come possibili opzioni da aggiungere allo spagnolo e Jovic - da mettere a segno la prossima settimana. Chissà che prima non si sblocchi invece qualcosa sugli altri due rinforzi primari richiesti da Fonseca, il terzino destro e il mediano. Il primo è stato individuato in Emerson Royal del Tottenham: la prima offerta da 10 milioni più bonus è stata respinta, gli inglesi vogliono 20 milioni e dunque la forbice va ridotta. Ora che invece è finito l'Europeo, il Milan partirà all'assalto di Fofana del Monaco. Il centrocampista, in scadenza nel 2025, lascerà il Principato. Il club rossonero è pronto a offrire 20-22 milioni per chiudere l'operazione. E a proposito di francesi, il Milan, così come la Juve e altre società, ha fatto una sua proposta a Rabiot che presto rivelerà il suo futuro...

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MILANO - Con l’Europeo che volge al termine, il Milan si prepara a stringere verso gli obiettivi primari del suo mercato e lo fa in un Milanello blindato. Zlatan Ibrahimovic, infatti, da lunedì è sempre presente al centro sportivo rossonero per seguire i primi allenamenti di Paulo Fonseca e, insieme al resto del club, ha scelto di proteggere maggiormente il lavoro del tecnico portoghese. Intorno alla recinzione esterna di Milanello, in particolare vicino ai campi, è stata costruita un’impalcatura di circa 3 metri alla quale verranno poi applicati dei teloni per oscurare quanto avverrà all’interno. Ibrahimovic nel ’08-09 era all’Inter quando Josè Mourinho fece una cosa simile alle Pinetina di Appiano Gentile per isolare le sue sedute da occhi indiscreti. Zlatan, che si definisce uno della vecchia scuola, non ha evidentemente dimenticato uno dei “trucchetti” di uno suoi maestri. E sempre Ibra sta usando la sua influenza per cercare di convincere i giocatori a sposare il progetto rossonero.

Il Milan vuole Alvaro Morata

Lo svedese lo sta facendo in particolare con Alvaro Morata. Diverse le telefonate partite dal cellulare di Ibra verso la Germania per scalfire il muro di Morata che fino a una decina di giorni fa sembrava deciso a rimanere all’Atletico Madrid. Poi, il corteggiamento del Milan, unito alle solite pesanti polemiche che accompagnano la carriera del centravanti nella sua Spagna, hanno cambiato le carte in tavola. E ora Morata sembra deciso a tornare in Italia: non alla Juventus, che aveva pensato a lui come vice Vlahovic, non alla Roma, che ha fatto un sondaggio, né all’Inter che lo aveva cercato nell’estate 2023. La destinazione sarà il Milan, dove ad attenderlo ci sarà la maglia numero 9 di Giroud. Morata non ha ancora sciolto le riserve, lo farà da lunedì o, se la Spagna vincerà l’Europeo, magari da martedì dopo i festeggiamenti. Il Milan confida di averlo convinto con un contratto da quattro stagioni (o tre più uno) a 5 milioni complessivi d’ingaggio. Il cartellino costerà 13 milioni, ovvero il valore della clausola. Morata ha quindi sorpassato tutti i contendenti dopo la decisione di dire addio a Zirkzee. L’esperienza in Italia, l’abilità a giocare in spazi stretti e per la squadra e una capacità realizzativa comunque buona - la stagione ’23-24 è stata la migliore della sua carriera con 21 gol -, hanno fatto convergere su di lui tutti i “sì” del club rossonero.

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