Incredibile Yamal, non è la prima volta: un anno fa stesso gol alla Francia!

Un segno nel destino perché il classe 2007 si è ripetuto contro i transalpini ma stavolta con un finale diverso

Chiamatelo segno del destino. Chiamatelo casualità. Chiamatelo come volete ma Lamine Yamal sembra abbia voluto scherzare con il tempo e non tanto per aver scalato le gerarchie di una nazionale come la Spagna in pochissimi mesi, ma perché ha riscritto la storia. Il più giovane marcatore degli Europei a 16 anni e 362 giorni, ma quel che più colpisce è la naturalezza con cui gioca, calcia e segna.... soprattutto dopo la punzecchiata di Rabiot: "Dovrà fare qualcosa di più per arrivare in finale". Pallone sul mancino, sguardo rapido alla porta e tiro, un bacio al palo, quasi come una carezza, e Maignan battuto. Sembra quasi uno scherzo perché un anno prima, proprio Yamal ha segnato un gol molto simile, in un contesto diverso ma con lo stesso avversario. 

Yamal, un gol nel destino

Bisogna riavvolgere il nastro fino all'estate scorsa quando in Ungheria sono andati in scena gli Europei U17, una competizione che mette in mostra i talenti più forti del panorama calcistico internazionale e Yamal è tra questi, a guidare la Spagna con la 10 sulle spalle. Un giovane di belle speranze con un grande futuro e in campo l'ha dimostrato anche in quella occasione. Contro non aveva Tchouameni, Rabiot, Upamecano o Theo Hernandez ma in quella semifinale ha comunque affrontato una Francia con avversari di valore. 

A colpire, a un anno di distanza, però è stato il gol segnato. Una replica di quello segnato proprio all'Allianz Arena di Monaco di Baviera. Posizioni leggermente diverse, un po' più defilato un anno fa, ma sempre con lo stesso movimento: mancino a girare sul secondo palo a infilarsi nell'incrocio opposto. Un gol inutile perché poi la Spagna ha perso 3-1 contro i transalpini ed ecco che, un anno dopo, Yamal si è preso la sua rivincita davanti agli occhi del mondo. Un gol per dare il là alla rimonta (completata da Dani Olmo) e regalarsi, è proprio il caso di dirlo visto il compleanno del 13 luglio, la finale di Berlino. 

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