Medita riscatto, Dusan Vlahovic. La sua estate è satura del colore della rivalsa, certo non per la prima volta nella sua ancor giovane carriera. Un po’ perché un perfezionista come lui non è mai incline ad accontentarsi dei risultati raggiunti, un po’ perché le ultime stagioni – in effetti – sarebbero potute andare molto meglio. A livello individuale e a livello collettivo. Tant’è, l’attaccante della Juventus è uscito con il morale a pezzi anche dall’ultimo Europeo: tre partite, due tiri in porta, zero gol. E la sua Serbia è stata eliminata già nella fase a gironi, nonostante il format della rassegna offrisse un pass per gli ottavi a quasi tutte le partecipanti. Medita riscatto, allora, DV9. E intanto già scruta l’orizzonte, con Belgrado e Herzogenaurach quali prossime tappe del suo percorso di redenzione.
Un Europeo deludente
Vlahovic è tornato in patria dalla Germania con il morale, inevitabilmente, a terra. Euro 2024 si è rivelato indigesto per lui e per la sua Nazionale, con alcuni comuni denominatori rispetto agli ultimi mesi a tinte bianconere: lui tanto e troppo nervoso, la sua squadra alle spalle incapace di servirlo in maniera convincente. Così i 177’ trascorsi in campo agli ordini del ct Stojkovic si sono trasformati una zona grigia tra la conclusione della Serie A e l’inizio, ormai imminente, delle vacanze. Sole e mare per ricaricare le batterie, quelle nelle gambe e quelle nella testa. E per ricaricare, chissà, anche la batteria dello smartphone per qualche selfie spensierato, visto che da diversi giorni sui suoi profili social è calato il silenzio.