Gioia, lacrime e abbraccio Ronaldo: chi è Diogo Costa, l'eroe da record del Portogallo

Il portiere protagonista contro tre rigori parati, e non solo, nell'ottavo di finale degli Europei contro la Slovenia, ma non è la prima volta...

Non è stato Cristiano Ronaldo questa volta l'eore del Portogallo agli Europei perché contro la Slovenia il protagonista assoluto è stato, lui Diogo Costa. Quando tutti si aspettavano il timbro di Cr7, invece sono arrivati i guantoni del portiere del Porto a sugellare un successo sudato, sofferto ma importante per proseguire nella competizione. Una storia bellissima la sua, fatta di lavoro, sudore e sacrifici ma in questo ha mentore d'eccezione per è la stessa mentalità del suo capitano.

Nell'abbraccio di fine partita c'è tutto perché è stato lui nei tempi regolamentari a salvare i lusitani dopo il penalty sciupato proprio dall'attaccante e l'errore di Pepe. Ha dimostrato di essere pronto soprattutto nei rigori dove è stato infallibile parandone tre su tre agli sloveni, tra cui a Ilicic. Poi la commozione: lacrime di gioia, di rivalsa e per aver portato il "suo" Portogallo a giocarsi i quarti di finale contro la Francia. Record, Mvp della partita e gli applausi di un popolo, quello portoghese, per il suo eroe, non mascherato. 

Diogo Costa, record Portogallo

Una serata da record per Diogo Costa che non è nuovo a serate di questo tipo. Ha sempre avuto la fama di para rigori e lo ha ampiamente dimostrato nella serata contro la Slovenia. Dalla tensione alla tranquillità di aspettare fino all'ultimo e inutire sempre la direzione e il momento giusto per tuffarsi, così ha detto di no a Ilicic, Balkovec e Verbic. Tre rigori parati in fila, uno dietro l'altro, per permettere al suo Portogallo di avanzare e prendersi l'abbraccio collettivo dei tanti tifosi sugli spalti e, soprattutto, di compagni e staff. Sommerso da parole di gratitudine, di ringraziamenti perché in fondo è stato lui l'eroe per una notte dei lusitani. 

Mai nessuno come lui agli Europei per questo ha riscritto una pagina importante della storia, come la sua perché non è la prima volta. Chiedere al Porto perché anche con il suo club è riuscito a parare diversi rigori, tre consecutivi seppur in due gare differenti: il primo a Schick del Bayer Leverkusen e poi due al Brugge, a Vanaken e Lang. Insomma, se ieri sera tutti sono rimasti stupiti dalle sue doti, in Portogallo già sapevano avrebbe potuto tirar fuori dal cilindro le sue magie tra i pali. Niente a che vedere con le mosse di Dudek - vedi Liverpool-Milan di Champions League - ma soltanto calma e tranquillità con la consapevolezza di poter essere determinante. 

Diogo Costa, Porto e la sua storia

Una storia a tinte bianco azzurre la sua perché è nato in Svizzera ma ha praticamente giocato sempre per il Porto. È entrato nel settore giovanile e poi nel 2019 ha debuttato in Coppa di Portogallo. Da quel momento non è più uscito perché appena 19enne ha dimostrato tanta sicurezza e soprattutto fame di voler arrivare a grandi livelli. Da quel momento sono arrivate in serie 154 presenze con i Dragoes e 25 quelle in nazionale dopo aver fatto tutta la trafila, vincendo anche un Europeo U17 contro la Spagna ai calci di rigore - giusto per non sbagliarsi -, è arrivato a guadagnarsi la titolarità con il Portogallo. 

Umile ma con tantissima voglia di lavorare: "Mi ammazzo di lavoro, credo in me stesso e sono grato alla mia famiglia. Era la partita in cui ho potuto aiutare di più la mia squadra ed è su questo che mi concentro" ha detto emozionato al termine dell'incontro contro la Slovenia. Un campione dentro e fuori dal campo perché nella passata stagione con il Porto ha postato un video in cui ha insegnato a diversi bambini il ruolo del portiere oltre a reincontrare la sua insegnante di educazione fisica, la quale ha sempre creduto in lui sin da ragazzino. Gesti semplici, normali, genuini perché sa da dove viene e sa mantenere i piedi ben saldi a terra perché soltanto con il lavoro, il sacrificio e il sudore si possono raggiungere risultati importanti. Umiltà, gioia, lacrime e sorrisi, un mix di emozioni vissute tutte in una sera per Diogo Costa, ma ora è già concentrato alla prossima sfida contro la Francia. 

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