Szczesny, addio Juve. Ma l'ultima intervista lo consegna alla storia del club

Saluta Torino dopo sette stagioni: il polacco è in procinto di accasarsi in Arabia Saudita, all’Al Nassr di CR7. Ipotesi Monza poco percorribile

TORINO - Sono giorni di festa in famiglia per Wojciech Szczesny, deluso per l’uscita prematura agli Europei con la sua Polonia, ma sorridente al compleanno del figlio, Liam, che ha compiuto 6 anni, con il party a tema ovviamente calcistico, insieme con la moglie Marina, in attesa della secondogenita, una bimba. Sono giorni di vacanza in patria, insieme con i suoi cari, ma anche di riflessione sul suo futuro che, dopo sette stagioni, non sarà più tinto di bianconero. Il portiere polacco è un personaggio atipico nel mondo del calcio: sincero, spiritoso, autocritico, intelligente, sempre pronto a metterci la faccia. Ma forse la virtù che più lo contraddistingue è la lealtà. E proprio di lealtà nei confronti della Juventus ha parlato al canale polacco Foottrucktv. "La lealtà è molto, molto importante per me - ha detto il numero 1 -. Quindi, se firmo un contratto per due anni significa che so esattamente che cosa voglio fare nei prossimi due anni. Se lo firmo per 4 anni, so che cosa voglio fare nei prossimi 4 anni... E così lo stesso per 10 anni. Voglio rispettare le condizioni del contratto". Parole che evidenziano come Szczesny voglia restare fedele alla parola data e quanto sia importante per lui l’impegno preso con la firma, messa nel febbraio 2020, sotto al contratto di prolungamento con la Juventus fino al 2024, poi diventato 2025 per via di un rinnovo automatico legato al numero di presenze.

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Szczesny cuore Juve

"Ma..." sottolinea Szczesny ai microfoni di Foottrucktv, e in questa riflessione c’è tutta la grandezza dell’uomo oltreché del giocatore, "se la società che ti ha dato tanto ha bisogno di risolvere il contratto e ha bisogno del tuo aiuto, tu dovresti essere in grado di aiutarla". E così la volontà di Szczesny di rispettare il contratto potrebbe essere calpestata di fronte all’esigenza della Juventus di porre fine un anno prima al rapporto con il polacco per una questione di costi, visto che risparmierebbe sullo stipendio (il portiere ha un ingaggio di 6.5 milioni, da top player), e prendere così al suo posto il numero 1 del Monza Michele Di Gregorio. Szczesny quindi sarebbe disposto a lasciare adesso la Juventus perché è il club a chiederglielo, e lui vuole aiutarlo, ma per andare dove? L’idea di approdare in Arabia Saudita, all’Al Nassr dell’ex compagno di squadra in bianconero Cristiano Ronaldo, non lo riempie di entusiasmo, ma si sta pian piano convincendo che può essere la destinazione giusta. Sicuramente sarebbe ricoperto d’oro (è pronto un biennale da 20 milioni a stagione), e anche se in Arabia Saudita, dove il mercato apre soltanto a metà luglio, c’è stata una frenata per via delle regole sul tesseramento di giocatori stranieri, sono previsti nuovi contatti tra i bianconeri e l’Al Nassr per trovare un accordo sul costo della cessione (Giuntoli vorrebbe incassare almeno 5 milioni, ma gli arabi non sono del tutto convinti).

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Szczesny, le ipotesi sul futuro

A 34 anni Szczesny avrebbe preferito restare in Europa: in passato aveva rivelato che dopo l’Italia gli sarebbe piaciuto giocare in Spagna, dove ha casa, ma non gli sono arrivate proposte. Soltanto negli ultimi giorni è rimbalzata l’ipotesi Monza, una destinazione francamente difficile da realizzare perché il club del presidente Adriano Galliani non può permettersi di pagare il suo stipendio. Servirebbe, a questo punto, un aiuto da parte della Juventus, che però vuole già “liberarsi” del giocatore perché guadagna troppo e probabilmente non sarebbe d’accordo ad accollarsi una parte dell’ingaggio. Giorni di vacanza e di riflessioni per il portiere. "Devo pensarci quattro volte per non dire troppo" ammette a Foottrucktv, consapevole di essere, per la prima volta nonostante tutte le estati finisse sul mercato, fuori dal progetto Juventus.

Juve, Di Gregorio pronto

Già da tempo Michele Di Gregorio, miglior portiere della Serie A nel 2023-24, è virtualmente un giocatore della Juventus, adesso lo diventerà anche ufficialmente. Si attende infatti l’annuncio visto che il club bianconero e il Monza, proprietario del cartellino, hanno raggiunto un accordo sulla base di 18 milioni, più 2 di bonus: il portiere firmerà un contratto di 5 anni, fino al 2029, con un ingaggio intorno ai 2 milioni annui. Il Monza non incasserà però la cifra totale perché il 10 per cento sulla rivendita spetterà all’Inter. Nell’ultima stagione Di Gregorio ha totalizzato 34 presenze, di cui 33 in Serie A e una in Coppa Italia, subendo 37 gol e riuscendo a mantenere la porta inviolata in 14 occasioni. In settimana dovrebbe sottoporsi alle visite mediche al JMedical, firmare il nuovo legame con la Juventus e poi aggregarsi, dal 10 luglio, al raduno bianconero alla Continassa con il via dell’era Thiago Motta.

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TORINO - Sono giorni di festa in famiglia per Wojciech Szczesny, deluso per l’uscita prematura agli Europei con la sua Polonia, ma sorridente al compleanno del figlio, Liam, che ha compiuto 6 anni, con il party a tema ovviamente calcistico, insieme con la moglie Marina, in attesa della secondogenita, una bimba. Sono giorni di vacanza in patria, insieme con i suoi cari, ma anche di riflessione sul suo futuro che, dopo sette stagioni, non sarà più tinto di bianconero. Il portiere polacco è un personaggio atipico nel mondo del calcio: sincero, spiritoso, autocritico, intelligente, sempre pronto a metterci la faccia. Ma forse la virtù che più lo contraddistingue è la lealtà. E proprio di lealtà nei confronti della Juventus ha parlato al canale polacco Foottrucktv. "La lealtà è molto, molto importante per me - ha detto il numero 1 -. Quindi, se firmo un contratto per due anni significa che so esattamente che cosa voglio fare nei prossimi due anni. Se lo firmo per 4 anni, so che cosa voglio fare nei prossimi 4 anni... E così lo stesso per 10 anni. Voglio rispettare le condizioni del contratto". Parole che evidenziano come Szczesny voglia restare fedele alla parola data e quanto sia importante per lui l’impegno preso con la firma, messa nel febbraio 2020, sotto al contratto di prolungamento con la Juventus fino al 2024, poi diventato 2025 per via di un rinnovo automatico legato al numero di presenze.

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