De Ligt e la troppa panchina, Matthijs va dallo psicologo: “Certi momenti...”

Poco spazio con l'Olanda a Euro2024, il difensore ex Juventus: "Anche una vittoria non ha lo stesso sapore"

C'è un caso particolare nell'Olanda. Deluso per aver trascorso troppo tempo in panchina durante le prime due partite degli 'Orange' a Euro '24, Matthijs de Ligt ha rivelato di essersi affidato a uno psicologo per affrontare meglio la delusione e perché "certi momenti possono essere duri". "Parlarne con qualcuno può aiutare - ha detto ancora l'ex difensore della Juventus -, così magari ti senti più 'leggero' e puoi rimettere le energie sul campo, invece di perdere tempo con certi pensieri negativi. Così continuo ad allenarmi per migliorare me stesso".

Le parole di De Ligt

Ma con il calcio di oggi, e le cinque sostituzioni, non c'è ugualmente modo di trovare spazio? "Sì, puoi essere contento anche se fai la riserva ed entri - ha risposto - ma diciamo che senti meno certe sensazioni se la tua partecipazione è stata marginale, e anche una vittoria non ha lo stesso sapore". De Ligt ha poi ricordato di essere stato messo fuori, dopo aver giocato da titolare la prima partita, anche ai Mondiali in Qatar dall'allora ct Louis Van Gaal, "eppure sentivo di essere in buona forma e infatti poi l'ho dimostrato nel Bayern". "Comunque durante la mia carriera nel calcio ho imparato - ha aggiunto - che l'inizio di una stagione o di un grande torneo sembra sempre bello, ma ciò che conta è la fine, vedere fin dove sei arrivato. Per questo ora sono relativamente calmo: ho la sensazione che nel corso di questo torneo qualcosa accadrà, e mi permetterà di dimostrare che sono ancora un giocatore importante".

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