Bergomi: "Chiesa meno forte di Ndoye?". Poi lancia il problema Calafiori

L'analisi dell'ex difensore campione del Mondo con la Nazionale per la sconfitta degli azzurri contro la Svizzera negli ottavi degli Europei

L'eliminazione dell'Italia agli ottavi di finale degli Europei contro la Svizzera sta generando grandi polemiche tra tifosi e addetti ai lavori, soprattutto per la prestazione offerta dagli azzurri. Tra i più critici c'è Beppe Bergomi, campione del Mondo con la Nazionale nel 1982. L'ex difensore dell'Inter ha analizzato le scelte del ct Luciano Spalletti, partite dalle convocazioni fino ad arrivare al modo con cui ha scelto di schierare in campo la squadra.

Italia, Bergomi critica Spalletti: "La Svzzera non era superiore"

L'ex difensore si è espresso così sulla qualità della rosa a disposizione di Spalletti, che secondo lui non era inferiore a quella della Svizzera: "Io sono d'accordo con Donnarumma che dice che l'Italia non è questa. Qui c'è gente che ha fatto finali di Champions ed Europa League con Inter e Roma, lì c'è lo stesso ritmo di oggi. Abbiamo il portiere titolare del Psg in porta. Volete dirmi che Chiesa è meno bravo di Ndoye o che Scamacca che ha appena vinto l'Europa League da protagonista vale meno di Embolo? E' il contesto a fare la differenza, in Nazionale bisogna mettere i giocatori nelle condizioni di farli rendere al massimo".

Bergomi: "Calafiori ha condizionato Bastoni"

Bergomi ha quindi proseguito la sua analisi commentando tutte le scelte del ct fin dalle convocazioni per l'Europeo: "Spalletti ha chiamato dieci difensori, nella sua testa doveva esserci per forza la difesa a tre. Ormai nel nostro calcio quasi tutti giocano così, guardate anche la Svizzera oggi. Erano uomo su uomo. Xhaka marcava Chiesa senza paura e con coraggio. Sono sicuro che avremmo potuto farlo anche noi. Spalletti invece ha messo Barella sul centro-sinistra, quando sappiamo tutti che lì rende meno e lo stesso vale per Darmian. Bisogna mettere i giocatori nelle proprie posizioni. Anche su Calafiori, è vero che ha fatto bene ma ci ha perso Bastoni perché sono due giocatori molto simili. Metterli insieme ha condizionato il rendimento dell'interista".

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