Spalletti si arrabbia con il giornalista: “Di cattivo gusto. Ma tu chi sei?”

Il ct dell'Italia ha commentato la sfida contro la Svizzera, che ha visto gli elvetici centrare la qualificazione ai quarti di finale al termina di una gara a senso unico

"Il gol nel secondo tempo ci ha tagliato le gambe. Siamo rimasti nella loro metà campo ma eravamo troppo poco incisivi". Sono le parole di Luciano Spalletti al termine della sfida contro la Svizzera, che ha visto gli Azzurri arrendersi alla selezione di Murat Yakin con il finale di 2-0: reti di Freuler (37') e Vargas (46'). Gli elvetici affronteranno la vincente tra Inghilterra e Slovacchia, attese domenica 30 giugno alle ore 18 sul campo della Veltins-Arena.

Spalletti: "Non sappiamo fare di più"

"Il ritmo ha fatto la differenza, troppo inferiore rispetto a loro nel primo tempo - ha dichiarato il Ct ai microfoni Rai. - . Così anche nelle individualità, c’era un passo differente. L’atteggiamento? Ritmo e freschezza fanno la differenza. L’altra volta ho pensato di fare recuperare un po' di più di giocatori e così ho deciso di cambiarli. In questo momento per troppi condizionamenti non siamo in grado di fare di più".

"Il Mondiale? La strada è molto lunga. Ci vuole più ritmo e più gamba al di là della qualità. Ci vogliono più continuità e sacrificio, in diversi siamo sono discontinui nel rosicchiare il metro e nell'andare a pressare. Non siamo arrivati con una condizione eccezionale. Purtroppo ci sono un po' di cose che vengono anche da come è finito il campionato. È anche per colpa di questa temperatura", ha concluso Spalletti.

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Spalletti: "Il risultato non è scandaloso"

"Il futuro è provare a fare scelte differenti, ci vuole gente che abbia più gamba - ha aggiunto il ct in conferenza stampa - . Sono calciatori che ho scelto io e ne ho la responsabilità, io ho avuto solo dieci partite. Ho bisogno di più conoscenza per avere il meglio, poi ho avuto diversi infortunati. La Svizzera ha meritato. La Nazionale ha il futuro di provare a fare delle scelte differenti, ci vuole gente che abbia più gamba. I giovani? Se hanno le potenzialità per mettere seduti gli altri, io sono il primo che gli devo dare spazio. Vengo via con la certezza che qualcosa devo cambiare, non è un risultato così scandaloso come poi verrà fuori".

“Oggi come con la Spagna abbiamo fatto una partita sotto livello, ma con la Croazia non era stata scandalosa. Vengo via con la certezza che qualcosa devo cambiare, ma non credo sia un risultato così scandaloso come ora verrà  fuori. Penso che la mia passione sia sintomo di profondo rispetto per tutti, mi prendo le responsabilità delle scelte, ma quando mi si dice che contro la Croazia abbiamo fatto una partita scandalosa torno a dire di no, oggi e contro la Spagna siamo stati sotto livello, abbiamo superato un turno difficile, secondo me meritatamente, ma non si è vista una squadra che ha una base dove ci si può andare a costruire sopra".

"Bisogna rimettere mano al telaio che ho scelto, perché questo ha raccontato l'esperienza fatta. Abbiamo cercato di farli allenare di avere un livello di intensità. E i risultati sotto certi aspetti non sono soddisfacenti, I giocatori li ho scelti io, comunque. Tutti gli altri allenatori hanno avuto venti partite, altri trenta, io dieci ed eravamo già con il fucile puntato. Ho bisogno di più conoscenza diretta per poter prendere il meglio, ci sono stati diversi giocatori infortunati sui quali contavo. Sotto il livello di intensità siamo stati inferiori e la Svizzera si è qualificata in maniera giusta”. Spalletti ha poi risposto alla domanda sul proprio futuro alla guida della Nazionale.

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Spalleti sul proprio futuro

"La responsabilità è sempre dell'allenatore, le scelte le ho fatte io. Parlerò con Gravina e sentiremo. Siamo stati sotto livello come ritmo, abbiamo sofferto qualche individualità come velocità rispetto alla nostra. Non voglio cercare alcun tipo di alibi. Questa esperienza ci dice che ci sono cose sulle quali bisogna intervenire assolutamente, perché se il ritmo è questo è difficile parlare. Dovevamo fare di più. Si può lavorare per alzare il livello, ma bisogna avere il tempo per farlo".

La risposta piccata al giornalista

"Svizzera una Ferrari e Italia una Panda? Allusione di cattivo gusto". Luciano Spalletti ha risposto così a un giornalista svizzero che ha paragonato la Svizzera di Yakin a una Ferrari e gli Azzurri a una Panda in conferenza stampa dopo l'eliminazione da Euro 2024. "Bisogna accettare tutto - ha aggiunto il ct azzurro rispondendo all'ultima domanda della conferenza stampa dopo il ko con la Svizzera - anche le allusioni di cattivo gusto come la sua. Capisco che lei sia una persona di grande ironia e qualità. Ha ragione, siete stati più bravi di noi, avete vinto meritatamente. Cercheremo di fare meglio la prossima volta, visto che non siamo riusciti a mettervi in difficoltà. Come si chiama lei?".

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"Il gol nel secondo tempo ci ha tagliato le gambe. Siamo rimasti nella loro metà campo ma eravamo troppo poco incisivi". Sono le parole di Luciano Spalletti al termine della sfida contro la Svizzera, che ha visto gli Azzurri arrendersi alla selezione di Murat Yakin con il finale di 2-0: reti di Freuler (37') e Vargas (46'). Gli elvetici affronteranno la vincente tra Inghilterra e Slovacchia, attese domenica 30 giugno alle ore 18 sul campo della Veltins-Arena.

Spalletti: "Non sappiamo fare di più"

"Il ritmo ha fatto la differenza, troppo inferiore rispetto a loro nel primo tempo - ha dichiarato il Ct ai microfoni Rai. - . Così anche nelle individualità, c’era un passo differente. L’atteggiamento? Ritmo e freschezza fanno la differenza. L’altra volta ho pensato di fare recuperare un po' di più di giocatori e così ho deciso di cambiarli. In questo momento per troppi condizionamenti non siamo in grado di fare di più".

"Il Mondiale? La strada è molto lunga. Ci vuole più ritmo e più gamba al di là della qualità. Ci vogliono più continuità e sacrificio, in diversi siamo sono discontinui nel rosicchiare il metro e nell'andare a pressare. Non siamo arrivati con una condizione eccezionale. Purtroppo ci sono un po' di cose che vengono anche da come è finito il campionato. È anche per colpa di questa temperatura", ha concluso Spalletti.

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