Pagelle Italia: botta Frattesi, spinta Calafiori, Chiesa da mettere prima

Donnarumma dispensa miracoli, Retegui lotta senza incidere: voti e giudizi della sfida contro la Croazia

All'ultimo respiro, quando ormai l'incubo assoluto dei ripescaggi si era già materializzato. Di più questa Italia sembrava non essere capace di dare e invece con la forza dei nervi e del coraggio ha trovato a Lipsia, nonostante tutto, la via della resurrezione acciuffando con Zaccagni a 7" dalla fine dell'ultimo minuto di recupero il pareggio che apre prospettive insperate. La rete di Modric al 55' - realizzata un minuto dopo essersi fatto parare il rigore da un super Donnarumma - ha segnato l'inizio di un arrembante assalto azzurro, nel corso del quale la squadra di Spalletti, tutta a trazione interiore, con gli schermi completamente saltati e una Croazia in balia dei venti, ha dato tutto ciò che aveva ed è stata premiata dalla volontà e dalla voglia di non capitolare. La rete serve a passare il turno, accedere agli ottavi e tornare a Berlino 18 anni dopo il mondiale vinto nel 2006, nella sfida contro la Svizzera.

Donnarumma 8

E che deve fare? Ora pare pure i rigori a Modric... E il tiro successivo, ma non è superman. Subito protagonista al 5' con una gran deviazione su tiro improvviso di Sucic, Poi è reattivo in mischia.

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Darmian 5.5

Comanda i movimenti della linea a tre. Però non è reattivo su Budimir che innesca il gol di Modric.

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Zaccagni (36' st) 7

Ha la freddezza di provare e trovare il tiro della salvezza. Perfetto.

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Bastoni 6.5

Bravo nelle letture in campo aperto, molto utili sulle verticalizzazioni croate. Al 27' prova di nuovo a sbloccarla di testa come con l'Albania ma Livakovic c’è. Anche nella ripresa è attento sulle ripartenze.

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Calafiori 6.5

Inizia con un paio di disimpegni approssimativi, poi prende le misure e si vede anche in spinta. Trova Zaccagni per l’azione dell’1-1. Ammonito, sarà squalificato.

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Di Lorenzo 5.5

Spalletti non lo butta a mare e, anzi, lo alza sopra le onde nella linea di centrocampo. Lui risponde con attenzione ma è impalpabile.

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Barella 5.5

Suggestiva la rincorsa al 15' con cui ferma il contropiede di Modric, però non parliamo di passaggio di consegne, per favore e pudore. Lui, di suo, cerca di supportare le due fasi con sapienza. Manca la brillantezza.

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Jorginho 5

Il ritmo avversario lo aiuta assai e gli consente di mettere a frutto l'esperienza. Dovrebbe però garantire maggiore ordine sulle uscite. E quando l'Italia deve spingere, fatica. Fagioli (36' st) ng.

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Pellegrini 6

Solito movimento per creare spazio a Dimarco. Un poco confuso nella gestione dell pallone in recupero. Si libera bene in area al 36', tira debolmente.

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Frattesi (1' st) 5

Dopo 5’ provoca il rigore, braccio largo, che lancia la Croazia. Brutta botta.

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Dimarco 5.5

Recuperato dal problema al polpaccio, Spalletti gli affida il solito ruolo di pendolo sulla sinistra. Meccanismo che nel primo tempo riesce pochino e senza precisione.

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Chiesa (12' st) 6

Piazza la prima vera fuga al 42' ma nessuno raccoglie il cross radente. La sensazione è che contro i lenti croati forse sarebbe servito prima.

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Raspadori 5

L'inserimento a sorpresa. Ronza intorno a Retegui nell'attesa di una spizzata o di un appoggio che non arrivano. Si vede proprio poco.

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Scamacca (30' st) 5

Niente da fare, non si sblocca.

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Retegui 5.5

Avvio piuttosto imbarazzante per come sbaglia il controllo di due palloni da possibile contropiede. Si procura un angolo al 21' di testa e acquista fiducia insieme all'Italia. Tenta un altro paio di tiri e se non è appariscente come Scamacca, sembra più efficace. Ma neppure lui incide quando c'è da ribaltarla.

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Ct Spalletti 6

Lo salvano i cambi dopo essere tornato sui suoi passi in avvio. La squadra ha comunque sofferto ma si è vista la reazione.

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All'ultimo respiro, quando ormai l'incubo assoluto dei ripescaggi si era già materializzato. Di più questa Italia sembrava non essere capace di dare e invece con la forza dei nervi e del coraggio ha trovato a Lipsia, nonostante tutto, la via della resurrezione acciuffando con Zaccagni a 7" dalla fine dell'ultimo minuto di recupero il pareggio che apre prospettive insperate. La rete di Modric al 55' - realizzata un minuto dopo essersi fatto parare il rigore da un super Donnarumma - ha segnato l'inizio di un arrembante assalto azzurro, nel corso del quale la squadra di Spalletti, tutta a trazione interiore, con gli schermi completamente saltati e una Croazia in balia dei venti, ha dato tutto ciò che aveva ed è stata premiata dalla volontà e dalla voglia di non capitolare. La rete serve a passare il turno, accedere agli ottavi e tornare a Berlino 18 anni dopo il mondiale vinto nel 2006, nella sfida contro la Svizzera.

Donnarumma 8

E che deve fare? Ora pare pure i rigori a Modric... E il tiro successivo, ma non è superman. Subito protagonista al 5' con una gran deviazione su tiro improvviso di Sucic, Poi è reattivo in mischia.

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