Raspadori: “Sono ambizioso, Spalletti trasmette carica”. Su De Zerbi e Conte...

L'attaccante dell'Italia parla in conferenza a due giorni dalla sfida con la Spagna e si esprime sul futuro: "A 24 anni non sono più giovane, ho bisogno di continuità"

"Stiamo bene insieme, vogliamo essere uniti e focalizzati sull'Europeo". Giacomo Raspadori ha esternato idee abbastanza chiare sul percorso dell'Italia e sulla forza della squadra allenata da Luciano Spalletti. In questi giorni hanno parlato in conferenza diversi ragazzi e da tutti è emerso un punto in comune: il gruppo. Fondamentale, soprattutto nelle competizioni brevi e in cui si gioca a distanza di pochissimi giorni. Contro l'Albania è rimasto in panchina per tutta la gara, ma "la volontà è quella di mettere in difficoltà il miser nelle scelte. Ognuno di noi si allena al massimo"

Raspadori, Italia e conferenza

Giacomo Raspadori ha parlato in conferenza nell'anti vigilia della gara contro la Spagna di giovedì: "Su tante cose possiamo fargli male, ma concentriamoci su ciò che dobbiamo fare noi. Conosciamo il nostro valore e abbiamo tutte le carte in regola poterli mettere in difficoltà". E sulle favorie degli Europei: "Forse Inghilterra e Francia, poi il bello del calcio è che ci sono tante cose che contano e in tanti proveremo a insidiarli". Su Spalletti: "È sempre lui, la carica te la trasmette in ogni istante sia dal punto di vista motivazionale che tattico. Il suo obiettivo è creare un'identità di squadra. Con lui mi sono sempre sentito parte del gruppo della nazionale. ho saltato una sola convocazione per infortunio. Quando hai la conferma con le convocazioni di esserci vuol dire che la stima è molto alta".

L'attaccante ha poi parlato della situazione a Napoli: "Sono giovane e ambizioso, a 24 anni voglio ritagliarmi più spazio possibile e avere più continuità perché aiuta il giocatore a esprimersi al meglio. Giocare 30 gare di fila ti porta ad avere più sicurezza tecnico-tattica. Devo lavorare tanto per questo ma so di essere al 100% nonostante abbia giocato meno di altri". E sul percorso: "Ho avuto la fortuna di trovare un allenatore come De Zerbi che mi ha dato la possibilità di giocare e sbagliare, e questo oggi mi ha portato a essere qui con una certa consapevolezza. In Italia questa problematica dei giovani va avanti da diverso tempo: a 24 anni siamo considerati giovani mentre in altri paesi hanno già 150-200 partite". Poi i messaggi con Conte: "Mi sono già sentito con lui, ci siamo conosciuti, ma ora sono focalizzato sull'Europeo. Futuro a Napoli? E' troppo presto per parlarne e non siamo nemmeno nella sede opportuna".

Raspadori, crescita e messaggio a Kvara

L'attaccante dell'Italia ha continuato nella sua conferenza e ha parlato delle caratteristiche degli attaccanti: "Non credo sia un requisito fondamentale avere struttura, anche se a volte può essere un valore aggiunto per giocare qualche palla più alta, qualche cross. In un contesto di gioco organizzato credo si possa benissimo avere un centravanti che si tiri fuori per liberare gli spazi".

Nei giorni scorsi Spalletti ha detto "l'Italia è sottostimata" e la risposta di Raspadori è stata chiara: "Non mi sento così. Sono all'interno di un gruppo di giocatori forti e ci stiamo giocando un Euroepo. Non ho avuto la continuità di altri, ma sottostimato no. C'è da continuare a lavorare e cercare di crearsi l'occasione ogni giorno. Voglio farmi trovare pronto". In chiusura ha voluto mandare al compagno al Napoli Kvaratskhelia: "Non ci siamo sentiti per messaggio, ma gli faccio un grosso in bocca al lupo. Oltre a essere un talento è un ragazzo d'oro, sono sicuro si metterà in mostra".

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