Italia, i numeri 10 a Coverciano. Del Piero: “Provo invidia, qui serve…”

La Nazionale ha aperto le porte alle leggende invitate da Spalletti: le dichiarazioni in conferenza stampa della bandiera della Juve, Baggio, Antognoni, Totti e Rivera

L'Italia ha dato il benvenuto a Coverciano a Baggio, Del Piero, Totti, Antognoni e Rivera, ribattezzati i Fantastici 5. Un'idea di Spalletti, che ha invitato cinque tra i migliori numeri dieci della storia per caricare i ragazzi in vista dell'Europeo in Germania: Tutti abbiamo bisogno di miti, per avere qualcuno da emulare. Dalla loro presenza qui, si capisce il loro attaccamento all’azzurro della Nazionale. Noi dobbiamo essere all’altezza della storia: abbiamo fiducia in voi. È vero, ci può essere un po’ di timore per questa maglia da indossare carica di storia. Ma state tranquilli: sono gli avversari ad avere più paura di questa maglia” - ha dichiarato il ct azzurro. Poi Gravina ha aggiunto: “Mi limito a ringraziare questi numeri dieci, questi straordinari ragazzi di allora e uomini di oggi, per aver accettato l’invito che parte da un’idea del mister”.

Italia, la battuta di Totti e le prime parole dei fantastici 5

Prima dell'inizio della conferenza stampa, i fantastici 5 hanno rilasciato qualche dichiarazione. Significativo l'intervento di Roberto Baggio a Coverciano: "Il nemico più grande è la responsabilità quando si indossa questa maglia: o la affrontiamo o perdiamo. Abbiate gioia di dare tutto quello che avete dentro". Del Piero ha sottolineato la grande occasione che ti dà una competizione come l'Europeo: “È vero, c’è la pressione, ma avete una grandissima opportunità, che poi ricorderete col sorriso: vi confronterete con i più forti e non c’è niente di più bello che la sfida”. Poi Rivera“Essere qui è sempre un impegno” e Antognoni:“Andate in campo tranquilli”. Infine Totti ha fatto ridere tutti con una battuta: "Voi avete detto che ogni ragazzo qui deve prendere un pezzo di ognuno di noi… ma alla fine, se così fosse, chi corre? Avete un grande allenatore e un grande staff, e potete scendere in campo per vincere, divertendovi”.

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Italia, la conferenza stampa di Spalletti e i numeri 10

Spalletti li introduce spiegando: "Parlo di senso d’appartenenza da tempo. E allora li ho chiamati. C’è da entrare in sintonia con il loro battito. È venuta fuori una emozione unica. Ho detto ai ragazzi 'chi non ce la fa ad imitarli con la forza della connessione, ne stacchi un pezzo e se lo porti via'…". Poi ha proseguito: "Perché i numeri 10? Perché a volte si dice 'non ci sono più i numeri 10'. Ma oggi in quella zona di campo ci passano anche tutti, anche il centrale difensivo. Ne abbiamo uno, l’abbiamo visto, Calafiori. Ma anche Di Lorenzo o Cambiaso tagliano e passano dentro a fare un po’ di numero 10. Se tutti prendessero un po’ della loro forza e qualità, si diventerebbe migliori. Nel calcio sono le piccolezze a fare la differenza e questa è una di quelle. Buffon mi diceva che non ce l'avrei fatta a portarli qui tutti e 5 e invece..." La parola a Gigi Buffon: "I ragazzi oggi hanno vissuto una cosa unica: avete vissuto una cosa epocale, oggi è una giornata epocale. Hanno già 100 tatuaggi. Si devono fare il 101esimo: 3 giugno 2024".

"Provo nostalgia ed emozione. E un pizzico di invidia. Servono qualità e responsabilità per indossare la nostra maglia. Che è enormemente pesante ma anche bella ed affascinante" - ha detto Del Piero a nome di tutti. "Pellegrini può essere il 10 giusto per questa Italia", ha detto Baggio parlando del capitano della Roma.

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Il rituale di Spalletti e dell'Italia

Spalletti, prima della foto di rito, ha svelato quello che sarà un rituale degli Azzurri prima delle partite: "Tutti loro stamattina ci hanno detto delle frasi bellissime, e di tutti si riporterà una frase che si andrà a dire ai giocatori, con il nome di chi l'ha detta, prima di ogni partita che si andrà a disputare. Perché sono state delle frasi bellissime". Poi dopo la conferenza Baggio ha aggiunto: "Questo momento è un macigno che può bloccare chiunque e per questo ho detto loro di vivere il tutto serenamente, con gioia, sapendo che comunque per chi ama il calcio è un momento bellissimo, spero riescano a sfruttarlo a pieno. Devono affrontare tutto con gioia, anche perché non cambia nulla". Totti dopo l'incontro ha poi parlato anche della questione punta: "Scamacca è migliorato tantissimo, l'ho visto adesso e da vicino è ancora più grosso. Ultimamente sta dimostrando il proprio valore".

 

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L'Italia ha dato il benvenuto a Coverciano a Baggio, Del Piero, Totti, Antognoni e Rivera, ribattezzati i Fantastici 5. Un'idea di Spalletti, che ha invitato cinque tra i migliori numeri dieci della storia per caricare i ragazzi in vista dell'Europeo in Germania: Tutti abbiamo bisogno di miti, per avere qualcuno da emulare. Dalla loro presenza qui, si capisce il loro attaccamento all’azzurro della Nazionale. Noi dobbiamo essere all’altezza della storia: abbiamo fiducia in voi. È vero, ci può essere un po’ di timore per questa maglia da indossare carica di storia. Ma state tranquilli: sono gli avversari ad avere più paura di questa maglia” - ha dichiarato il ct azzurro. Poi Gravina ha aggiunto: “Mi limito a ringraziare questi numeri dieci, questi straordinari ragazzi di allora e uomini di oggi, per aver accettato l’invito che parte da un’idea del mister”.

Italia, la battuta di Totti e le prime parole dei fantastici 5

Prima dell'inizio della conferenza stampa, i fantastici 5 hanno rilasciato qualche dichiarazione. Significativo l'intervento di Roberto Baggio a Coverciano: "Il nemico più grande è la responsabilità quando si indossa questa maglia: o la affrontiamo o perdiamo. Abbiate gioia di dare tutto quello che avete dentro". Del Piero ha sottolineato la grande occasione che ti dà una competizione come l'Europeo: “È vero, c’è la pressione, ma avete una grandissima opportunità, che poi ricorderete col sorriso: vi confronterete con i più forti e non c’è niente di più bello che la sfida”. Poi Rivera“Essere qui è sempre un impegno” e Antognoni:“Andate in campo tranquilli”. Infine Totti ha fatto ridere tutti con una battuta: "Voi avete detto che ogni ragazzo qui deve prendere un pezzo di ognuno di noi… ma alla fine, se così fosse, chi corre? Avete un grande allenatore e un grande staff, e potete scendere in campo per vincere, divertendovi”.

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