Rabiot, è Juve-Milan. I dubbi di Thiago Motta, Moncada e mamma Veronique...

Il centrocampista ieri a confronto con la mamma agente nel ritiro della Francia, aperto ai familiari dal ct Deschamps

A Paderborn, nel quartier generale della Francia, ieri non c’è stato molto tempo per le distrazioni. Il commissario tecnico Didier Deschamps, all’indomani del claudicante passaggio agli ottavi di finale degli Europei, da seconda del girone alle spalle dell’Austria, ha concesso ai suoi giocatori una giornata libera. Fatalmente coincisa, però, con l’ultima giornata del raggruppamento da cui sarebbe uscita proprio l’avversaria dei Bleus nel prossimo turno: nel ritiro dei Galletti, a metà strada tra Dortmund e Hannover, tutti i televisori nel pomeriggio erano dunque sintonizzati sulle partite. E i discorsi hanno faticato a discostarsi da argomenti come Belgio, Slovacchia, Ucraina e Romania. I cancelli aperti hanno permesso ai giocatori, almeno in mattinata, di trascorrere qualche ora insieme ai familiari presenti in Germania per provare a staccare un po’ la spina e smaltire qualche tossina.

Rabiot, confronto con Veronique

Adrien Rabiot ha avuto così modo di confrontarsi da vicino con Veronique, la mamma-agente, il cui viaggio al seguito del figlio è “costato” il recente furto nell’abitazione di Saint-Germain-en- Laye, nel dipartimento di Yvelines. I due si sono confidati sul percorso della Francia, sul rendimento della squadra e sulla condizione dello stesso centrocampista, finora schierato sempre titolare pur senza rubare l’occhio come in altre occasioni. Ma il confronto, inevitabilmente, è scivolato anche sull’argomento mercato, per quanto la famiglia Rabiot voglia occuparsi del futuro di Adrien soltanto ad avventura continentale esaurita. Già, ma nel frattempo qualcosa si muove e Madame Veronique ha aggiornato il suo… assistito. In prima fila c’è sempre l’offerta della Juventus, che al suo giocatore ha proposto un rinnovo di due anni più opzione per il terzo a 7,5 milioni all’anno. E fin qui, in realtà, non si registrano novità. Se non gli stati d’animo delle parti intorno alla situazione. La risposta in sospeso di Rabiot non rappresenta in alcun modo una chiusura nel confronti dei bianconeri, ma testimonia come il giocatore preferisca comunque guardarsi attentamente intorno prima di porre la propria firma in calce a un nuovo contratto.

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Rabiot-Juve, i dubbi di Motta

Uno scenario che sta instillando qualche dubbio nella testa di Thiago Motta, che fa della motivazione e del senso d’appartenenza una cifra morale fondamentale per cementare il proprio gruppo di lavoro. Se si aggiunge all’affresco anche l’opportunità di arrivare a Khephren Thuram con un investimento contenuto, per quanto il francese non rappresenti un’alternativa al connazionale, ecco che prende forma il quadro di Giuntoli. Che non si sente più lontano da Rabiot, ma nemmeno più vicino. L’obiettivo del 29enne di Saint-Maurice, vista la stima di cui gode presso Deschamps e il ruolo da titolare inamovibile in questa Francia, è anche quello di sfruttare l’Europeo per ingolosire ulteriormente le big che finora hanno mostrato solo un timido interesse nei suoi confronti. Monitora la situazione il Real Madrid, verificano le evoluzioni tanti club di Premier League, a partire dal Liverpool e, sopratutto dal Manchester United.

Rabiot, c'è anche il Milan

E poi c’è il Milan. Che, invece, di passi concreti ne ha già mossi. Geoffrey Moncada ha contattato Madame Veronique e a lei ha recapitato una proposta che ricalca quella della Juventus, con la garanzia però di un triennale non soggetto a opzioni per l’ultima stagione. L’ingaggio sarebbe analogo, quindi all’incirca 7,5 milioni, ovvero il limite massimo che il club rossonero si è auto-imposto, consapevole che nel caso dovrebbe poi adeguare gli emolumenti in favore degli altri big dello spogliatoio. Nel caso di Rabiot, però, i rossoneri - proprio con la Juventus - potrebbero beneficiare del Decreto Crescita per contenere i costi al lordo. La sensazione, in ogni caso, è che nei prossimi giorni la mente di Rabiot sarà unicamente focalizzata sulla sfida del 1° luglio - curiosamente il giorno dal quale sarà a tutti gli effetti un giocatore svincolato - contro il Belgio, suggestivo big match che metterà in palio un biglietto per i quarti di finale di Euro 2024. Che poi, come già accennato, il campo resta quantomai connesso con il mercato, nel caso del transalpino: più i riflettori tedeschi resteranno puntati su di lui, maggiori saranno le possibilità che il telefono della mamma-agente squilli ancora. Anche se le qualità di Rabiot non si scoprono certo oggi. Una, in particolare, è la pazienza: vi sta attingendo a piene mani per restare concentrato solo sulla Francia. Ma dietro l’angolo, oltre alla Juventus, c’è pure il Milan.

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A Paderborn, nel quartier generale della Francia, ieri non c’è stato molto tempo per le distrazioni. Il commissario tecnico Didier Deschamps, all’indomani del claudicante passaggio agli ottavi di finale degli Europei, da seconda del girone alle spalle dell’Austria, ha concesso ai suoi giocatori una giornata libera. Fatalmente coincisa, però, con l’ultima giornata del raggruppamento da cui sarebbe uscita proprio l’avversaria dei Bleus nel prossimo turno: nel ritiro dei Galletti, a metà strada tra Dortmund e Hannover, tutti i televisori nel pomeriggio erano dunque sintonizzati sulle partite. E i discorsi hanno faticato a discostarsi da argomenti come Belgio, Slovacchia, Ucraina e Romania. I cancelli aperti hanno permesso ai giocatori, almeno in mattinata, di trascorrere qualche ora insieme ai familiari presenti in Germania per provare a staccare un po’ la spina e smaltire qualche tossina.

Rabiot, confronto con Veronique

Adrien Rabiot ha avuto così modo di confrontarsi da vicino con Veronique, la mamma-agente, il cui viaggio al seguito del figlio è “costato” il recente furto nell’abitazione di Saint-Germain-en- Laye, nel dipartimento di Yvelines. I due si sono confidati sul percorso della Francia, sul rendimento della squadra e sulla condizione dello stesso centrocampista, finora schierato sempre titolare pur senza rubare l’occhio come in altre occasioni. Ma il confronto, inevitabilmente, è scivolato anche sull’argomento mercato, per quanto la famiglia Rabiot voglia occuparsi del futuro di Adrien soltanto ad avventura continentale esaurita. Già, ma nel frattempo qualcosa si muove e Madame Veronique ha aggiornato il suo… assistito. In prima fila c’è sempre l’offerta della Juventus, che al suo giocatore ha proposto un rinnovo di due anni più opzione per il terzo a 7,5 milioni all’anno. E fin qui, in realtà, non si registrano novità. Se non gli stati d’animo delle parti intorno alla situazione. La risposta in sospeso di Rabiot non rappresenta in alcun modo una chiusura nel confronti dei bianconeri, ma testimonia come il giocatore preferisca comunque guardarsi attentamente intorno prima di porre la propria firma in calce a un nuovo contratto.

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