Eriksen e il grande ritorno: il gol nello stadio del dramma

A segno con la Svezia al Parken Stadion, dove il 12 giugno 2021 era crollato in campo per un malore: mercoledì sera con un tiro da fuori a girare ha dato alla Danimarca il 2-1 finale nell’amichevole pre-Europei
Eriksen e il grande ritorno: il gol nello stadio del dramma© EPA

Che un giocatore di punta della Nazionale danese segni un gol decisivo al Parken Stadion, ovvero lo stadio che più frequentemente ospita le partite ufficiali dei biancorossi, non è una notizia. Che però quel gol lo segni uno che solo tre anni fa, su quello stesso terreno, ha avuto un attacco cardiaco potenzialmente fatale, ecco, qui già siamo in un altro mondo. Christian Eriksen, è ovviamente di lui che stiamo parlando: mercoledì sera, a 4’ dalla fine, un tiro da fuori a girare e a cadere alle spalle di Robin Olsen, ha dato alla Danimarca il 2-1 finale nell’amichevole pre-Europei con la Svezia, in un clima classico per le partite dei danesi, esaurito e grandioso entusiasmo, anche per via dell’avversaria, non amatissima. Eriksen, il 12 giugno 2021, era crollato in campo, vicino alla linea laterale, colpito da arresto cardiaco causato da fibrillazione ventricolare, episodio che chi ha visto in diretta o in qualunque forma non può dimenticare, per l’angosciante drammaticità, per l’immediata solidarietà di compagni e avversari e per la cappa di ansia che aveva poi avvolto la sorte del giocatore in quell’ora tra ricovero e scioglimento della prognosi, con successivo inserimento di un defibrillatore per la prevenzione secondaria della morte improvvisa.

Le parole di Eriksen

Eriksen ha poi ripreso a fine gennaio 2022 l’attività con il Brentford, dopo aver chiuso il contratto con l’Inter, data l’impossibilità di ottenere, per le norme italiane, l’idoneità all’attività sportiva agonistica. Sei mesi di recupero e buone prestazioni, da terzo nella graduatoria delle occasioni da gol create dopo Kevin De Bruyne e Martin Odegaard, poi la firma con il Manchester United, con contratto triennale. Nell’ultima stagione Eriksen, che ha 32 anni, ha messo assieme però solo 22 presenze in 38 partite di Premier League: titolare in sei delle prime 12 gare, poi fermo per infortunio e dal 23 dicembre a fine campionato solo altre sei volte negli undici di partenza, con Erik ten Hag a preferire nel suo 4-2-3-1 la coppia Mainoo-Casemiro o, nei frequenti momenti di difficoltà del brasiliano, Mainoo-McTominay o addirittura Mainoo-Amrabat, come nella vittoriosa finale di Coppa d’Inghilterra, in cui Eriksen non è nemmeno entrato in campo. Ecco perché a TV2, il secondo canale televisivo danese, dopo la vittoria sulla Svezia ha dichiarato di non essere contento della situazione allo United: «È stata una stagione un po’ diversa dalle altre, con un ruolo un po’ diverso, per me. Ma anche, da quel che sento parlando con la gente, per il mondo esterno. Ora pensiamo agli Europei, poi vedremo cosa accadrà».

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