Sylvinho elogia l’amico Mancini: “Capolavoro Italia, ma anche Spalletti...”

Il ct dell'Albania ha presentato la sfida contro gli azzurri in vista dell'esordio all'Europeo

"L'Italia è una squadra forte e dura e quando si giocano queste competizioni è sempre lì. Certo, visto il girone di ferro per loro può essere decisiva" - così Sylvinho nella conferenza stampa alla vigilia del match contro la squadra di Spalletti. Il ct ha parlato anche del suo amico Mancini (il brasiliano ha fatto il suo collaboratore tecnico ai tempi dell'Inter), paragonando la sua nazionale con quella attuale: "Non vedo grosse differenze".

Italia-Albania, la conferenza di Sylvinho

"Siamo molto contenti di essere qui e lo sono anche per capitan Djimsiti che nel 2016 non ha potuto esserci. Noi andiamo in campo per lottare su ogni pallone, per disputare un grande Europeo. Contro l'Italia sarà una partita difficile, sono ancora indeciso tra 1-2 nomi, ma siamo pronti per giocare" - ha esordito così il ct Sylvinho in conferenza. Poi ha proseguito: "Abbiamo tanti albanesi in giro per il mondo, in Germania ce ne sono molti e anche in Italia. Domani sarà molto bello, parte dello stadio sarà rosso e sarà una bella responsabilità". Poi su Mancini: "Non ci parlo da sei mesi. Lui ha fatto un capolavoro, lo conosco da tanto tempo. Ma io non penso che ci sia una grossa differenza tra quella Italia e questa, quando parliamo di Europeo o Mondiale gli azzurri sono sempre lì, sono forti e tosti. Sono una squadra molto ben schierata, Roberto ha fatto un bellissimo lavoro ma anche Spalletti sta facendo altrettanto". Sullo schieramento degli avversari: "Se per voi il modulo dell'Italia è un grosso dubbio, lo è anche per noi... Si adattano, giocano con il 4-3-3 o il 3-4-3. Non è un problema. Cambia qualcosa quando difendono e attaccano, ma se parliamo a livello generale sono forti a prescindere dal modulo, concedono pochissimo. Nell'ultima parte del campo hanno giocatori molto bravi. Il nostro portiere? Dobbiamo ancora scegliere". Sul girone di ferro: “Una volta che non vinci la prima gara poi magari i favoriti ti mettono in difficoltà. Sarà dura, ma dobbiamo provarci. Per l'Italia sarà certamente decisiva".

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