“Sei una disgrazia”: Mourinho profetico, Taylor fa infuriare tutta la Germania

Nel primo supplementare, sull’1-1, c’era un mani netto di Cucurella in area. Neanche il Var ha segnalato
“Sei una disgrazia”: Mourinho profetico, Taylor fa infuriare tutta la Germania© EPA

ll palcoscenico è roba per pochi eletti e a Stoccarda se n’è avuta l’ennesima riprova. C’è chi quando ci sale finisce per esaltarsi, specialmente se la platea è di quelle di primissimo piano, come Dani Olmo, uomo che quando c’è una partita importante da decidere poi non si tira certo indietro. E poi c’è chi soffre il ‘miedo escénico’, chi finisce per avere le idee appannate e combinare disastri, come capita in maniera ricorrente a Anthony Taylor — nome che pure a 400 giorni di distanza dalla finale di Europa League contro il Siviglia mette i brividi ai tifosi della Roma che ne leggono il nome. Una questione di braccia larghe, come Fernando a Budapest a 10 minuti dalla fine.

Taylor: una svista senza senso

Stavolta tocca a Cucurella, che di fatto in piena area para un tiro di Musiala chiaramente destinato in porta: il direttore di gara inglese è in ottima posizione, non ravvisa il fallo e neanche il Var interviene per richiamarlo al monitor. "Non riesco a capire come si possa fare una valutazione del genere in un millisecondo" è stato il laconico commento di Nagelsmann, che non ha voluto spingersi oltre, mentre sui social la Germania insorgeva con commenti di ogni tipo contro l’arbitro inglese, che già in stagione si era reso protagonista di vistosi errori che gli son costati critiche aspre e anche ‘retrocessioni’ nelle serie minori. Una svista insensata che si inserisce nel contesto di una partita con 16 cartellini gialli distribuiti in maniera scriteriata lungo i 120 minuti, caratterizzati da un nervosismo che ha pervaso entrambe le squadre.

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Pedri man of the match

Meno male che a riappacificare con il calcio ci hanno pensato i talenti in campo, come Wirtz o Yamal. Come Rodri. Ma soprattutto come Olmo, che nemmeno era nell’undici titolare, ma ci si è ritrovato a causa del forfait di Pedri dopo 8 minuti: gol più assist, con una prestazione da man of the match (e infatti è stato premiato lui dall’Uefa) a far impazzire la difesa di Julian Nagelsmann, che tra l’altro per un anno e mezzo è stato anche il suo allenatore al RB Lipsia. La sua stagione era iniziata con una tripletta nella Supercoppa di Germania contro il Bayern Monaco (anche se in porta non c’era Neuer) e ancora non può dirsi conclusa, ma esattamente come nella semifinale contro l’Italia di tre anni fa a Euro2020 è stato lui a far impazzire chiunque con la sua classe. A Stoccarda aveva già segnato due volte in Bundesliga, ora ci ha aggiunto anche una rete in nazionale che ricorderà per sempre, proprio come quel cross tagliato che alla fine dei supplementari ha rotto la parità.

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ll palcoscenico è roba per pochi eletti e a Stoccarda se n’è avuta l’ennesima riprova. C’è chi quando ci sale finisce per esaltarsi, specialmente se la platea è di quelle di primissimo piano, come Dani Olmo, uomo che quando c’è una partita importante da decidere poi non si tira certo indietro. E poi c’è chi soffre il ‘miedo escénico’, chi finisce per avere le idee appannate e combinare disastri, come capita in maniera ricorrente a Anthony Taylor — nome che pure a 400 giorni di distanza dalla finale di Europa League contro il Siviglia mette i brividi ai tifosi della Roma che ne leggono il nome. Una questione di braccia larghe, come Fernando a Budapest a 10 minuti dalla fine.

Taylor: una svista senza senso

Stavolta tocca a Cucurella, che di fatto in piena area para un tiro di Musiala chiaramente destinato in porta: il direttore di gara inglese è in ottima posizione, non ravvisa il fallo e neanche il Var interviene per richiamarlo al monitor. "Non riesco a capire come si possa fare una valutazione del genere in un millisecondo" è stato il laconico commento di Nagelsmann, che non ha voluto spingersi oltre, mentre sui social la Germania insorgeva con commenti di ogni tipo contro l’arbitro inglese, che già in stagione si era reso protagonista di vistosi errori che gli son costati critiche aspre e anche ‘retrocessioni’ nelle serie minori. Una svista insensata che si inserisce nel contesto di una partita con 16 cartellini gialli distribuiti in maniera scriteriata lungo i 120 minuti, caratterizzati da un nervosismo che ha pervaso entrambe le squadre.

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