Koopmeiners ciliegina dorata della torta mercato Juve: Giuntoli apre il fondo

Dopo i colpi Douglas Luiz e Thuram, la strategia per arrivare all’olandese dell’Atalanta è chiara. Ma non sarà indolore...

TORINO - Assalto alla “cima Koop”. È sempre più quella la vetta che permetterà a Cristiano Giuntoli di trasfomare un mercato da buono in eccellente. Il centrocampista olandese dell’Atalanta, assente all’Europeo per infortunio, resta l’elemento centrale nelle richiste di Thiago Motta per ridisegnare il cuore della Juventus. E lo stesso “Koop” è affascinato dall’avventura in bianconero, tanto è vero che le indiscrezioni di mercato raccontano da tempo di come Cristiano Giuntoli abbia già raggiunto un accordo con gli agenti del centrocampista sulla base di 4,5 milioni di ingaggio netti annui fino all’estate del 2029. E va bene, perché ottenere il gradimento del giocatore è un punto di partenza importantissimo nell’era del calcio post Bosman.

Ma poi, francamente, è necessario raggiungere “anche” un accordo con il club in cui il personaggio in questione è sotto contratto. In questo caso specifico l’Atalanta non si smuove dalla valutazione di 60 milioni per il centrocampista olandese. Ah, certo: poi si può limare la cifra mettendo di mezzo 5 milioni di bonus, ma in fondo è davvero un dettaglio se si dovesse discutere della cifra rimanente in contanti, comunque al di fuori delle attuali potenzialità (e, soprattutto, volontà) economiche della Juventus.

Per Koopmeiners servono cessioni

Il direttore tecnico bianconero, così come per altre operazioni a cominciare da quella “sedimentata” di Thiago Motta, è tranquillo appunto perché sa di poter contare sul gradimento (e pure qualcosa in più) del protagonista in commedia e, quindi, attua la strategia dell’attesa e del logoramento altrui. Perché l’Atalanta, che peraltro ha un ottimo rapporto storico con la Juventus, è perfettamente consapevole della situazione e sa che difficilmente potrà innescare aste con altri pretendenti. Tanto più che l’assenza forzata dall’Europeo la ha privata di una vetrina internazionale che avrebbe potuto spostare gli equilibri magari grazie a qualche richiesta dalla Premier League. Ma 60 milioni (compresi i 5 di bonus) restano comunque troppi e Giuntoli cerca di abbassare il montante cash inserendo una (o più) contropartita economica.

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Il sacrificato di Giuntoli

L’uomo del destino potrebbe essere Dean Huijsen, difensore centrale classe 2005, che dopo i sei mesi di prestito alla Roma ha confermato le sue (per quanto acerbe) potenzialità tanto da sollevare l’interesse dei club tedeschi di prima fascia (dal Bayer Leverkusen, che può cedere Tah al Bayern Monaco, allo Stoccarda) e del Paris Saint-Germain. La Juventus, che valuta una trentina di milioni il difensore ispanico-olandese si muove infatti su due strade parallele: la prima riguarda la cessione del giovane difensore per raccogliere i fondi da girare ai bergamaschi, la seconda è quella di inserirlo direttamente nella trattativa per Koopmeiners, in virtù del fatto che l’Atalanta ha comunque necessità di implementare il reparto arretrato a prescindere dall’arrivo di Matthew Godfrey: i molti impegni e il lungo infortunio di Scalvini lasciano aperte molte ipotesi.

Soulé e Chiesa, quale futuro?

Sullo sfondo si deve poi tenere conto, in ambito bianconero, delle possibili uscite di Soulé (che però Thiago Motta vorrebbe per lo meno valutare per capire se possa inserirsi nel nuovo progetto tecnico bianconero) e di Federico Chiesa. Fede ascolta gli spifferi ed elabora la sensazione di essere sempre di più ai margini del progetto tecnico di Thiago Motta. E lo lusinga l’interesse di Daniele De Rossi. Destini che si incrociano nella salita verso cima Koop.

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TORINO - Assalto alla “cima Koop”. È sempre più quella la vetta che permetterà a Cristiano Giuntoli di trasfomare un mercato da buono in eccellente. Il centrocampista olandese dell’Atalanta, assente all’Europeo per infortunio, resta l’elemento centrale nelle richiste di Thiago Motta per ridisegnare il cuore della Juventus. E lo stesso “Koop” è affascinato dall’avventura in bianconero, tanto è vero che le indiscrezioni di mercato raccontano da tempo di come Cristiano Giuntoli abbia già raggiunto un accordo con gli agenti del centrocampista sulla base di 4,5 milioni di ingaggio netti annui fino all’estate del 2029. E va bene, perché ottenere il gradimento del giocatore è un punto di partenza importantissimo nell’era del calcio post Bosman.

Ma poi, francamente, è necessario raggiungere “anche” un accordo con il club in cui il personaggio in questione è sotto contratto. In questo caso specifico l’Atalanta non si smuove dalla valutazione di 60 milioni per il centrocampista olandese. Ah, certo: poi si può limare la cifra mettendo di mezzo 5 milioni di bonus, ma in fondo è davvero un dettaglio se si dovesse discutere della cifra rimanente in contanti, comunque al di fuori delle attuali potenzialità (e, soprattutto, volontà) economiche della Juventus.

Per Koopmeiners servono cessioni

Il direttore tecnico bianconero, così come per altre operazioni a cominciare da quella “sedimentata” di Thiago Motta, è tranquillo appunto perché sa di poter contare sul gradimento (e pure qualcosa in più) del protagonista in commedia e, quindi, attua la strategia dell’attesa e del logoramento altrui. Perché l’Atalanta, che peraltro ha un ottimo rapporto storico con la Juventus, è perfettamente consapevole della situazione e sa che difficilmente potrà innescare aste con altri pretendenti. Tanto più che l’assenza forzata dall’Europeo la ha privata di una vetrina internazionale che avrebbe potuto spostare gli equilibri magari grazie a qualche richiesta dalla Premier League. Ma 60 milioni (compresi i 5 di bonus) restano comunque troppi e Giuntoli cerca di abbassare il montante cash inserendo una (o più) contropartita economica.

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