Disastro Italia, la Svizzera domina: Spalletti e gli azzurri eliminati dagli Europei

Una Nazionale troppo brutta per essere vera si arrende 2-0 alla selezione elvetica: decidono le reti di Freuler e Vargas

BERLINO (Germania) - Finisce nel peggiore dei modi l'avventura della Nazionale ad Euro2024. L'Italia, forse la più brutta della storia in una grande manifestazione internazionale, lenta e indolente, si consegna letteralmente alla Svizzera sin dalle prime battute di gara. La selezione elvetica, che sblocca con il centrocampista del Bologna Remo Freuler al 37' e raddoppia dopo appena trenta secondi dal rientro in campo dagli spogliatoi con Vargas, recrimina soltanto per i due pali colpiti: il primo con Schar, che rischia un clamoroso autogol, e il secondo con Scamacca. Nei quarti di finale gli uomini di ct Yakin se la vedranno contro la vincente dell'altro ottavo fra l'Inghilterra e la Slovacchia di Calzona.

Euro2024, il tabellone della fase ad eliminazione diretta

La cronaca del match

Auf Wiedersehen Campioni in carica. L'arrivederci arriva all'Olympiastadion, dove tutta un'altra Italia salì sul tetto del mondo colorando d'azzurro il cielo di Berlino. Questa volta, invece, lo stadio della capitale tedesca è il teatro dell'addio a una delle Nazionali più brutte degli ultimi tempi, anche più di quella che contro gli elvetici non andò oltre a due pareggi che le sbarrarono la strada per Qatar2022. La Svizzera vince 2-0, con merito, senza mai temere di non potercela fare, proprio perché l'Italia non dà mai l'impressione di esserci. Chissà, i troppi cambiamenti probabilmente non giovano, l'identità di squadra (elvetica) evidentemente paga. Sì, perché Spalletti cambia ancora: 4-2-3-1 nelle prime due gare, 3-5-2 nella terza, 4-3-3 agli ottavi. Debutta Mancini che affianca Bastoni e prende il posto di Calafiori, squalificato, mentre a coprire la sinistra c'è Darmian e non Dimarco, non al meglio della condizione. C'è un altro esordio dal primo minuto ed è quello di El Shaarawy, esterno sinistro offensivo, ma che al bisogno va a coprire l'intera fascia. Dall'altra parte c'è Chiesa che, a differenza del Faraone, si occupa solo della fase offensiva per dar man forte a Scamacca. Due novità anche a centrocampo con Cristante e Fagioli nell'11 iniziale e a creare un nuovo triangolo mediano con Barella. Fuori Jorginho, Frattesi e Pellegrini. Dall'altra parte Yakin sceglie il 3-4-2-1 e punta sugli 'italiani' Sommer, Rodriguez, Aebischer, Freuler e Ndoye. Il turco indovina, Luciano da Certaldo no. Lo dice la partita e lo dice sin da subito. La Svizzera è padrona del campo e del palleggio, Spalletti alla vigilia chiedeva un'Italia sciola e con personalità, la trova molle e timida, tanto da trasformare gli elvetici in "furie rosse". I buchi in difesa cominciano a contarsi sin da subito, sul centro-destra ci sono voragini: Di Lorenzo e Mancini sono in balia degli avversari, Xhaka e Freuler lo capiscono e lì insistono. C'è anche Cristante da quelle parti, ma se doveva dare solidità il piano è fallito. Fagioli si sforza di ragionare, è l'unico che lo fa, ma senza inventare chissà cosa. Il dominio della Nati non è testimoniato dalle occasioni: poche, e qui c'è la differenza con la Spagna che invece in porta andava sempre. Al 24', però, Mancini sparisce e Donnarumma è miracoloso su Embolo. La risposta azzurra è in una serpentina di Chiesa, ma Sommer può continuare a sonnecchiare. Il capitano azzurro, invece, capitola al 37': ancora un buco, Bastoni fuori posizione, Fagioli non chiude su Freuler che di sinistro sigla il meritatissimo 1-0. E se si va al riposo sotto di un solo gol è perché il palo aiuta Donnarumma sulla punizione di Rieder. Primo tempo da dimenticare, c'è ancora la ripresa, sulla carta sperare si può. Spalletti inserisce Zaccagni per El Shaarawy, ma dopo 30 secondi arriva il raddoppio con un bel destro a girare di Vargas: 2-0, giusto così. C'è un auto-palo di Schar sul cross di Fagioli con Sommer spiazzato e immobile. Potrebbe essere la miccia... neanche a parlarne, non si accende nessun fuoco. Entra Retegui per Barella per un disperato 4-2-4 che partorisce un tiro (il primo azzurro) dell'italo-argentino al 28' e, un minuto dopo, il palo di Scamacca a 4-5 metri dalla porta e in sospetta posizione di offside sull'assist di Zaccagni. Finisce 2-0, Svizzera meritatamente ai quarti, Campioni d'Europa giustamente, e malamente, a casa.

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