Pagina 3 | Il jolly Huijsen sul tavolo Koopmeiners e il caso McKennie: strategia Giuntoli

TORINO - A volte basta davvero un attimo per cambiare il destino : un colpo di sfortuna, come quello che ha costretto Giorgio Scalvini a saltare l’Europeo e a perdersi anche la prima parte della nuova stagione dell’Atalanta. Un infortunio grave, rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e rottura della capsula del menisco, nei minuti finali dell’ultima partita. Per Scalvini dolore e delusione, per l’Atalanta dispiacere grande e un altrettanto grande problema a livello tecnico: oltre a essere destinato a un posto all’Europeo perso solo a causa dell’infortunio, Scalvini rappresenta una delle colonne della difesa di Gian Piero Gasperini e trovare un sostituto all’altezza non sarà semplice. C’è però sempre una soluzione per ogni problema, anche quelli che sembrano in apparenza insormontabili. La Juventus ce l’ha in casa: Dean Huijsen.

Per qualità, età, caratteristiche l’olandese di nascita e spagnolo di passaporto ha tutto per soddisfare le necessità dell’Atalanta: si tratta peraltro di un giocatore che il club nerazzurro ha già cercato, anche in tempi recenti, prima dell’infortunio del centrale.

Huijsen, l'Atalanta e Thiago Motta: la situazione

L’Atalanta aspetterà Scalvini e punta su di lui per il futuro, ma può tornare a bussare alla porta della Juventus con maggiore insistenza per Huijsen, reduce da sei mesi in prestito alla Roma tra alti e bassi e un cambio di allenatore (da Mourinho a De Rossi). Ma il potenziale è enorme e nelle sapienti mani di Gasperini potrebbe crescere ancora. Nel frattempo il papà di Huijsen, che sta facendo il corso da agente, si sta muovendo soprattutto sul mercato estero: come riportato da Tuttosport, si è fatto avanti anche l’ambizioso Newcastle per il difensore, senza dimenticare il Borussia Dortmund che da mesi segue con attenzione la situazione del classe 2005. Huijsen ha compiuto il doppio salto in bianconero dalla Primavera alla prima squadra passando prima per la Next Gen: Thiago Motta farà le sue valutazioni durante il precampionato, se il 19enne non dovesse prima trovare l’accordo per una nuova destinazione, che potrebbe pure essere in prestito, anche se il club bianconero deve trovare soluzioni per fare cassa e foraggiare il mercato in entrata.

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Koopmeiners, la Juve e l'Atalanta

Quando si parla di Atalanta poi è impossibile non pensare a Teun Koopmeiners: un incrocio, quello con Huijsen, che può diventare interessante, pur non trattandosi ovviamente di uno scambio con conguaglio. L’Atalanta infatti finora ha sempre alzato il muro sul centrocampista olandese: tutti hanno un prezzo e nessuno è incedibile, nell’ottica del club nerazzurro, ma la richiesta della Dea è sempre stata quella, una cifra attorno ai 60 milioni per uno dei gioielli più preziosi della bottega di lusso bergamasca, senza mai prendere in considerazione l’idea di una o più contropartite tecniche. La Juventus ha un’idea diversa pure sulla valutazione di Koopmeiners: 40 milioni, che è poi la cifra di cui dispone Giuntoli al netto di eventuali uscite. Koop piace non solo perché è forse il miglior centrocampista della Serie A: Thiago Motta cerca calciatori versatili, in grado di ricoprire più ruoli e di adattarsi a varie soluzioni tattiche. E l’olandese, che nell’Atalanta di Gasperini agisce sia da trequartista sia da centrocampista centrale, corrisponde perfettamente all’identikit.

Koopmeiners, intesa Juve

Nel frattempo l’intesa tra il club bianconero e Bart Baving, agente storico di Koopmeiners, è di fatto una pura formalità, solo da sigillare se il resto andrà a incastrarsi: contratto fino al 2029 e uno stipendio da 4,5 annui più eventuali bonus. Ma c’è prima l’ostacolo più alto da scavalcare: trovare l’intesa con la Dea. Però la riapertura dei discorsi per Huijsen considerando le necessità dell’Atalanta dopo l’infortunio di Scalvini, può servire a dare una svolta anche all’affare Koopmeiners. Intanto Luca Percassi, a Milano per l’evento della Lega Pro, non ha chiuso la porta, parlando con SportItalia: «Giuntoli? Non l’ho visto. E se mi chiama per Teun? Io rispondo a tutti... Normale che un giocatore del livello di Koopmeiners interessi a grandi squadre. Penso sia cresciuto molto da quando l’abbiamo preso, ha fatto un percorso fantastico e valuteremo con grande serenità il futuro. L’ottica della società è sempre usare la testa, fare le cose per rinforzarci, anche attraverso le vendite come in questi anni».

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McKennie, Juve in attesa del rilancio Aston Villa

Weston McKennie si appresta a vivere da protagonista la Copa America in casa, negli Stati Uniti: sabato c’è la prima, con la Colombia) di due amichevoli di lusso (l’altra è con il Brasile), dunque il texano è totalmente assorbito nell’avventura con la Nazionale in ritiro a Washington. Ma nel frattempo il suo entourage si sta muovendo per trovare una soluzione, essendo congelate le trattative per il rinnovo di contratto: McKennie è reduce da una stagione positiva, ma la richiesta di un consistente aumento di stipendio non si sposa con la filosofia societaria bianconera. Dunque l’addio estivo sembra inevitabile: il centrocampista, in scadenza nel 2025, ha mercato in Inghilterra e l’Aston Villa si è mosso. La valutazione del ds Monchi è però di 12/15 milioni, dunque piuttosto lontana dai 25 milioni ritenuti dalla Juve indispensabili per definire la trattativa. Ma il discorso resta aperto e ci saranno nuove puntate.

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