ROMA - "Francesco dobbiamo andare, è tardi, sono già tutti sulle navette". "Non mi importa, possono anche andare, io prendo un taxi ma finché non finisco il giro non me ne vado". Questa la risposta di Francesco Acerbi, in visita al reparto pediatrico del Bambino Gesù insieme ai suoi compagni di Nazionale qualche giorno fa, a chi gli chiedeva di accelerare per raggiungere il resto del gruppo sui pullmini che avrebbero riportato la squadra in ritiro. A raccontarlo è stato Alessandro Iapino, Responsabile Ufficio Stampa e Coordinamento Editoriale presso l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, che ha sottolineato il grande cuore del difensore azzurro, uno che nella sua vita ha affrontato una brutta malattia e che è riuscito a sconfiggerla. Forse anche per questo il suo cuore è così grande.